Come togliere la pasta attaccata dalla pentola?

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"Per rimuovere la pasta incrostata, prova questo metodo:

  1. Versa acqua e mezzo bicchiere di aceto nella pentola.
  2. Lascia agire per 10 minuti.
  3. Scalda a fuoco basso.
  4. Aggiungi mezzo bicchiere di bicarbonato all'inizio del bollore. La reazione staccherà i residui!"
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Pasta attaccata alla pentola? Come rimuoverla?

Ok, allora, la pasta appiccicata… Oh mamma, quante volte mi è successo? Un disastro!

L’ultima volta è stato a casa dei miei, tipo il 12/08 a Padova, stavo preparando un sughetto e mi sono distratta un attimo. Disastro totale, la pentola sembrava irrecuperabile.

Allora, il trucchetto che uso io, che poi mi ha insegnato la nonna, è questo: acqua nella pentola incriminata, giusto un pochino, e mezzo bicchiere di aceto. Lo lascio lì a macerare tipo 10 minuti.

Poi riaccendo il gas, piano piano, e quando bolle verso mezzo bicchiere di bicarbonato. Fa una schiuma pazzesca, tipo esperimento di chimica, però funziona! Aiuta a staccare tutto il bruciaticcio.

Domanda: Pasta attaccata alla pentola? Come rimuoverla?

Risposta: Acqua, aceto, bicarbonato, bollire.

Come levare la pasta attaccata alla pentola?

Oddio, la pasta attaccata! Succede sempre, soprattutto con la mia pentola vecchia, quella di rame che ho ereditato da nonna Emilia. L’altro giorno, preparavo le tagliatelle al ragù, verso le otto di sera, stanchissima dopo una giornata infernale al lavoro. E boom! Pasta carbonizzata sul fondo. Panico!

Ho provato di tutto! Prima con la spugna, poi con la paglietta. Niente da fare! Un disastro. Poi mi sono ricordata il trucco di mia madre: acqua calda, bicarbonato e detersivo. Preciso: acqua caldissima, quasi bollente, riempivo il lavello della cucina quello nuovo, di acciaio, che detesto perché è troppo moderno. Un cucchiaio abbondante di bicarbonato, mezzo cucchiaino di detersivo piatti Svelto (quello verde, sgrassante!). Ho mescolato un po’ a caso, la verità.

Ho immerso la pentola, quelle maledizioni sfuggite dalle mie labbra non le ripeto, e l’ho lasciata lì per venti minuti, non quindici, perché ero troppo nervosa per cucinare. Poi, con una spugnetta abrasiva, via tutto! Incredibile! Semplice, ma efficace. Meno male!

  • Problema: Pasta attaccata alla pentola
  • Soluzione: Acqua calda, bicarbonato e detersivo per piatti.
  • Tempo: circa 20 minuti di ammollo.
  • Prodotto: Detersivo piatti Svelto, verde.
  • Pentola: Vecchia pentola di rame.
  • Emozioni: Panico iniziale, poi sollievo.

La pentola di rame non è facile da pulire, ma con questo metodo, non ci sono più problemi. Anche con le bruciature più ostinate. Ricorda: acqua bollente!

Come levare la pasta attaccata alla pentola?

Mamma mia, che disastro! L’ultima volta che ho fatto la pasta e ceci, mi si è incrostato tutto! Ricordo che ero di fretta, martedì scorso, dovevo uscire per la lezione di yoga.

  • Acqua calda nel lavello: Ho riempito il lavello della cucina con acqua bollente, quasi scottava.
  • Bicarbonato e detersivo: Poi, ho buttato dentro un cucchiaio di bicarbonato, sperando facesse il miracolo, e mezzo cucchiaino di detersivo per i piatti, quello concentrato al limone.
  • Ammollo: Ho mescolato veloce e ho messo la pentola a bagno. Penso di averla lasciata lì un’ora, non solo 15 minuti.

Poi, ho strofinato con una spugnetta ruvida e… voilà! Quasi tutto è venuto via. Ho dovuto insistere un po’ sul fondo, ma alla fine la pentola era di nuovo splendente. Ah, dimenticavo, per incrostazioni toste, si può anche far bollire acqua e aceto nella pentola stessa, ma puzza un po’.

Come togliere la pasta bruciata dalla pentola?

Come togliere la pasta bruciata dalla pentola? Dipende dalla gravità del danno!

  • Metodo delicato (bruciature lievi): Acqua bollente e un cucchiaio di bicarbonato. Lascia riposare per un’ora, poi lava normalmente. Il bicarbonato, sai, ha una leggera azione abrasiva ma soprattutto neutralizza gli acidi che contribuiscono alla “colla” tra la pasta e la pentola. Ho imparato questo trucco da mia nonna, una vera esperta di cucina casalinga!

  • Metodo aggressivo (bruciature importanti): Acqua bollente con due cucchiai di aceto bianco (l’aceto ha un effetto sgrassante, non dimentichiamolo!). Lascia agire almeno un’ora. Poi, un po’ di olio di gomito con una spugnetta abrasiva o, meglio ancora, una di quelle spugnette in fibra vegetale che ho scoperto recentemente al supermercato. Ricorda che, in filosofia, l’aggressività è spesso proporzionale all’ostinazione della materia.

  • Metodo estremo (per pentole veramente ostinate): Se neanche l’aceto funziona, prova con una pasta di bicarbonato e acqua. Crea una specie di maschera che spalmi sulla zona bruciata, lasciandola agire per una notte. Al mattino, con la stessa pazienza di un monaco zen, rimuovi tutto con una paglietta delicata. Ma, riflettiamo un attimo: vale la pena tanto sforzo per una pentola? A volte, una nuova pentola costa meno di ore di lavoro di pulizia!

Aggiungo un dettaglio personale: nel mio caso, sono più propenso al metodo delicato, anche se ho un piccolo kit di pagliette di varia aggressività, una vera collezione! Ma, diciamolo, preferisco prevenire che curare. Quindi, fuoco basso e buona sorveglianza! Quest’anno, per evitare incidenti, ho anche investito in un nuovo fornello a induzione, ma questa è un’altra storia.

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