Cosa si pesca a novembre da riva?

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Novembre e dicembre offrono buone opportunità di pesca costiera. Orate e calamari, attratti dalla riproduzione, si avvicinano alla riva, rendendo questi mesi particolarmente favorevoli per la cattura di entrambe le specie.

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Novembre al Mare: L’Ora della Pesca da Riva a Orate e Calamari

Novembre, con le sue giornate che si accorciano e le prime brezze fredde che accarezzano la costa, segna un momento di transizione non solo per la natura, ma anche per gli appassionati di pesca. Abbandonati i ritmi frenetici dell’estate, il mare si calma, e una nuova opportunità si apre per chi ama lanciare l’amo da riva: la pesca costiera di orate e calamari.

Contrariamente a quanto si possa pensare, novembre e dicembre rappresentano periodi eccellenti per la pesca da riva, soprattutto per queste due specie. Il segreto risiede nei ritmi biologici di questi animali, che li spingono ad avvicinarsi alla costa proprio in questo periodo per riprodursi.

L’Ora delle Orate: Un Incontro Ravvicinato

L’orata, prelibato pesce dal sapore inconfondibile, è particolarmente attratta dalle acque basse e dai fondali misti (sabbia, scogli) in questo periodo. La sua ricerca di zone adatte alla deposizione delle uova la porta a perlustrare la costa, offrendo ai pescatori da riva una chance imperdibile.

Per insidiare l’orata a novembre, è fondamentale scegliere accuratamente la postazione di pesca. Le zone rocciose, le foci di piccoli corsi d’acqua e le spiagge con fondali misti sono i luoghi ideali. L’esca gioca un ruolo cruciale: i vermi marini (come l’arenicola o il bibi) sono tra le scelte più efficaci, seguiti dai molluschi come le cozze e le vongole. La pazienza è d’obbligo, così come la conoscenza delle maree e delle correnti locali, fattori che influenzano notevolmente l’attività delle orate.

I Calamari: Danza di Luci e Ombre a Riva

Il calamaro, con la sua silhouette elegante e il suo sapore delicato, è un altro protagonista indiscusso della pesca da riva in autunno. Attratto dalla luce artificiale, si avvicina alla costa durante la notte per cacciare piccoli pesci e crostacei.

Per la pesca al calamaro da riva a novembre, la tecnica più diffusa è l’utilizzo di totanare (anche chiamate “egi”), esche artificiali a forma di gambero che imitano le prede naturali. La scelta della totanara giusta è fondamentale: la dimensione, il colore e l’affondamento devono essere adatti alle condizioni del mare e alla visibilità.

L’utilizzo di una lampada frontale o di una torcia subacquea è essenziale per attirare i calamari. La tecnica consiste nel lanciare la totanara e recuperarla lentamente, alternando piccoli strappi a pause, per imitare il movimento di una preda in difficoltà.

Consigli Utili per un’Esperienza di Pesca Ottimale

Indipendentemente dalla specie che si intende insidiare, è importante tenere a mente alcuni consigli per rendere l’esperienza di pesca da riva a novembre il più gratificante possibile:

  • Abbigliamento adeguato: Le temperature possono essere rigide, quindi è fondamentale vestirsi a strati e proteggersi dal vento e dall’umidità.
  • Informarsi sulle normative locali: Prima di iniziare a pescare, è importante verificare le normative vigenti in merito alle licenze di pesca, alle taglie minime e ai divieti di pesca.
  • Rispettare l’ambiente: Raccogliere i rifiuti e non danneggiare l’ecosistema marino è un dovere di ogni pescatore responsabile.
  • Sfruttare le condizioni meteorologiche: Le giornate di calma piatta, con mare poco mosso, sono spesso le più favorevoli per la pesca da riva.

Novembre, quindi, non è sinonimo di fine stagione, ma di un nuovo inizio per la pesca costiera. Con la giusta preparazione, le conoscenze adeguate e un pizzico di fortuna, la pesca da riva a orate e calamari può regalare emozioni uniche e un bottino prelibato. Buon divertimento e buona pesca!

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