Cosa si può fare per non dormire con la bocca aperta?
Dormire a Bocca Chiusa: Un’Oasi di Benessere Notturno
Dormire a bocca aperta: un’abitudine apparentemente innocua che, per molti, si rivela fonte di fastidi e, a lungo andare, potenziale problema di salute. Il respiro orale notturno, infatti, non è solo un inconveniente estetico legato alla secchezza mattutina delle fauci o alla bocca pastosa al risveglio, ma può segnalare problematiche più profonde e influenzare negativamente la qualità del sonno e la salute generale.
La causa principale della respirazione orale durante il sonno è spesso multifattoriale, e individuarla è il primo passo verso una soluzione efficace. Tra le più comuni troviamo:
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Disturbi respiratori dell’obstruitivi del sonno (OSAS): Tra questi, l’apnea ostruttiva nel sonno è la più nota. Caratterizzata da ripetuti episodi di arresto respiratorio durante la notte, può portare ad un sonno non ristoratore, stanchezza diurna cronica e, nel lungo termine, a problematiche cardiovascolari. La bocca aperta diventa un tentativo di compensazione per garantire un apporto sufficiente di ossigeno.
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Congestione nasale: Allergie, rinite, sinusite o semplici raffreddori possono ostruire le vie nasali, rendendo la respirazione dal naso difficile e spingendo inconsciamente a respirare dalla bocca.
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Deviazione del setto nasale: Una deviazione del setto, ovvero una malformazione della cartilagine che divide le narici, può restringere il passaggio dell’aria e rendere la respirazione nasale difficoltosa, favorendo la respirazione orale.
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Ipertrofia delle adenoidi e delle tonsille: In particolare nei bambini, un ingrossamento delle adenoidi e delle tonsille può ostacolare il passaggio dell’aria, causando respirazione orale notturna.
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Cattive abitudini posturali: Anche la posizione assunta durante il sonno può influenzare la respirazione. Dormire sulla schiena, ad esempio, può peggiorare la congestione nasale e favorire la respirazione orale.
Come contrastare la respirazione orale notturna?
La soluzione varia a seconda della causa sottostante. Un’accurata visita otorinolaringoiatrica è fondamentale per una diagnosi corretta. In base alla valutazione medica, si potranno adottare diverse strategie:
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Trattamento delle patologie sottostanti: In caso di allergie, rinite o sinusite, una terapia farmacologica mirata può alleviare la congestione nasale e favorire la respirazione dal naso. Per la deviazione del setto, la chirurgia settoplastica può essere una soluzione efficace. L’OSAS, a seconda della gravità, può richiedere l’utilizzo di dispositivi come la CPAP (Continuous Positive Airway Pressure).
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Consigli posturali: Dormire su un fianco, magari utilizzando un cuscino apposito per mantenere la testa leggermente sollevata, può facilitare la respirazione nasale.
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Esercizi di respirazione: Tecniche di respirazione consapevole, praticate anche durante il giorno, possono aiutare a migliorare il controllo della respirazione e a rafforzare i muscoli respiratori.
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Dispositivi medici: Esistono cerotti o dispositivi orali progettati per mantenere la bocca chiusa durante il sonno, ma è fondamentale che l’utilizzo sia prescritto da un medico.
La respirazione orale notturna non va sottovalutata. Se persistente o associata ad altri sintomi come russamento intenso, sonnolenza diurna eccessiva o apnee notturne, è importante rivolgersi a uno specialista per una valutazione completa ed un trattamento adeguato. Solo così si può garantire un sonno ristoratore e preservare la salute a lungo termine.
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