Cosa succede se respiro da una sola narice?

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Respirare unicamente da una narice o dalla bocca compromette la qualità del sonno, favorendo russamento e apnee notturne. Questa respirazione anomala può derivare da fattori anatomici o legati alletà, influenzando il flusso daria.

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Il respiro a metà: quando una narice sola non basta

Respirare è un atto così automatico che raramente ci soffermiamo a riflettere su come lo facciamo. Eppure, la modalità con cui introduciamo aria nei polmoni ha un impatto significativo sul nostro benessere, soprattutto durante il sonno. Cosa succede, dunque, se respiriamo prevalentemente da una sola narice?

Sebbene possa sembrare un dettaglio trascurabile, respirare costantemente con una sola narice, o peggio ancora, solo con la bocca, può compromettere seriamente la qualità del riposo notturno. Questo fenomeno, spesso sottovalutato, contribuisce all’insorgenza di disturbi del sonno come il russamento e, nei casi più gravi, le apnee notturne.

Il flusso d’aria, costretto a passare attraverso un unico canale nasale, incontra una maggiore resistenza. Questa costrizione può causare vibrazioni dei tessuti molli della gola, generando il caratteristico rumore del russamento. Inoltre, la riduzione del flusso d’aria può portare a brevi interruzioni della respirazione durante il sonno, le cosiddette apnee notturne, con conseguente frammentazione del riposo e riduzione dell’ossigenazione del sangue.

Le cause di questa respirazione unilaterale possono essere molteplici. Da un lato, fattori anatomici come la deviazione del setto nasale, polipi o turbinati ipertrofici possono ostruire fisicamente una narice. Dall’altro, l’età può giocare un ruolo importante: con l’avanzare degli anni, i tessuti nasali tendono a perdere elasticità, favorendo il collasso di una narice durante il sonno. Anche allergie, raffreddori o sinusiti possono contribuire temporaneamente a questo fenomeno.

Respirare correttamente, utilizzando entrambe le narici, è fondamentale per garantire un sonno ristoratore e prevenire disturbi respiratori. Se si nota la tendenza a respirare prevalentemente da una sola narice, è consigliabile consultare uno specialista otorinolaringoiatra. Un’accurata valutazione medica permetterà di individuare la causa del problema e adottare le strategie più appropriate, che possono variare da semplici lavaggi nasali a interventi chirurgici mirati, come la settoplastica o la turbinoplastica.

Ignorare una respirazione nasale anomala può avere conseguenze negative sulla salute a lungo termine, incidendo negativamente sulla qualità del sonno, sul livello di energia diurna e persino sulla salute cardiovascolare. Prestare attenzione al proprio respiro, quindi, è un piccolo gesto che può fare una grande differenza per il nostro benessere.