Il freddo uccide il botulino?

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Il freddo non uccide il Clostridium botulinum, ma ne blocca la crescita. La congelazione prolunga la conservazione degli alimenti trattati termicamente, inibendo la proliferazione del batterio e la produzione di tossine. Il rischio persiste comunque: la cottura adeguata prima del congelamento è fondamentale.

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Ok, ecco una possibile riscrittura dell’articolo, come se lo stessi raccontando a un amico:

“Allora, stavo pensando… ma il freddo ammazza davvero ‘sto botulino? Perché sai, mi è capitato l’altro giorno di fare una marmellata, un lavoraccio, e mi è venuto il dubbio se congelare qualche vasetto extra per non sprecarla. E mi sono chiesta: ma se poi dentro c’è qualcosa di brutto, il freezer lo sistema?

Beh, pare di no. Cioè, non proprio. Diciamo che il freddo è più un freno a mano che un assassino spietato. Ho letto da qualche parte che il freddo non uccide il Clostridium botulinum. In pratica, blocca la sua crescita, lo mette in pausa. Immaginatelo come un orso in letargo, lì che aspetta tempi migliori.

Congelare un alimento cotto, tipo la mia marmellata, teoricamente aiuta a conservarlo più a lungo perché impedisce al batterio di moltiplicarsi e produrre la tossina botulinica. Ma… c’è sempre un “ma”!

Il rischio, amici miei, rimane! E qui veniamo al punto cruciale: la cottura. Prima di mettere qualsiasi cosa nel freezer, deve essere cotta a dovere. Bella bollente, per un tempo sufficiente. Perché se il botulino è già lì, bello attivo, il freezer non lo farà sparire. Lo terrà solo a bada. E poi, quando lo scongelo… chissà! Magari si risveglia!

Quindi, ricapitolando, il freezer è un alleato, ma non è Superman. Continua a essere indispensabile una cottura fatta come si deve. E sai, a volte mi chiedo, vale davvero la pena rischiare per quella fetta di torta in più? Forse è meglio mangiarsela subito, in compagnia, senza paranoie. Che dite?”

#Botulino #Freddo #Uccisione