Perché il vino rosso fa meno male del bianco?

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Mito sfatato: Non è la tipologia di vino a determinare la sua maggiore o minore "pericolosità". La quantità di solfiti, spesso maggiore nei bianchi per la maggiore sensibilità all'ossidazione, influenza la tolleranza individuale. Quindi, la quantità bevuta è il fattore determinante, non il colore. Moderate quantità di entrambi i tipi di vino possono far parte di una dieta sana ed equilibrata.

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Vino rosso vs bianco: quale fa meno male alla salute?

Uff, “quale vino fa meno male?” Bella domanda! Io mi ricordo che una volta, al compleanno di mia nonna a Trastevere (Roma), ho bevuto un bicchiere di bianco e… mamma mia, mal di testa assicurato! Sarà stata suggestione, però da lì ho sempre preferito il rosso.

Sarà vero che il bianco ha più solfiti? Boh, magari è così. So solo che quel giorno, dopo il bianco, ho giurato amore eterno al Chianti. Costava pure meno, tipo 7 euro la bottiglia, affare!

Vino rosso vs bianco: quale fa meno male alla salute?

  • Domanda: Il vino bianco fa più male perché contiene una dose maggiore di solfiti?
  • Risposta: I solfiti prevengono l’ossidazione del vino. I vini bianchi sono più esposti a questo pericolo e ne contengono di più.

Perché il vino rosso fa meno male?

Perché il vino rosso… fa meno male? Meno male… già.

  • È che fermenta con tutto, no? Bucce, semi… come quando mia nonna faceva il brodo, usava gli scarti e veniva sempre buono. Magari è lo stesso principio.

  • Composti vegetali, dicono. Chissà cosa sono di preciso, mi suonano vagamente familiari… come quelle cose che mi raccontava il mio prof di chimica al liceo. Ricordo che non ci capivo niente.

  • Il cuore. Protegge il cuore, ecco cosa si dice. Mio nonno beveva un bicchiere a pasto, è vissuto fino a 90 anni. Sarà un caso, eh? Ma…

  • Effetto protettivo… è una bella espressione, in fondo. Mi fa pensare a un abbraccio caldo in una notte fredda. Ma forse è solo la stanchezza.

E poi, forse, c’è anche qualcos’altro. Quando bevo un bicchiere di rosso, mi sento meno solo. Forse è questo il vero “beneficio” nascosto. Forse non è il vino a fare bene, ma il momento che mi concede. Un momento per pensare, per respirare… per dimenticare, almeno per un po’. Ricordo quella volta in Toscana, un tramonto pazzesco e un bicchiere di Chianti… ecco, forse è quello che mi manca davvero.

Quale vino fa bene, rosso o bianco?

Rosso o bianco? Dipende. Ma se parliamo di benefici per la salute, il rosso spesso vince a mani basse.

Il segreto? I polifenoli, potenti antiossidanti concentrati soprattutto nella buccia dell’uva. E qui entra in gioco la fermentazione: nel vino rosso, a differenza del bianco, la buccia rimane a contatto con il mosto per un periodo più lungo, rilasciando una maggiore quantità di questi composti preziosi.

  • Flavonoidi: Questi sono i veri protagonisti, con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie notevoli, importanti per la lotta contro i radicali liberi e, quindi, l’invecchiamento cellulare. Ricorda, però, che tutto sta nella moderazione! Anche il mio amico enologo, Marco, che lavora nella cantina “Il Colle” di Montalcino, lo sottolinea sempre.

  • Resveratrolo: Un altro potente alleato, presente soprattutto nel vino rosso, con attività antiossidante e potenzialmente cardioprotettiva. Studi recenti, pubblicati quest’anno su riviste specializzate, confermano la sua importanza. Ma attenzione: la quantità nel vino varia parecchio a seconda del vitigno, del terreno, dell’annata.

In sintesi: se cerchi un vino con un profilo salutistico più ricco, il rosso è generalmente una scelta più vantaggiosa. Ma ripeto, il consumo moderato è fondamentale. Anche perché, filosoficamente parlando, il piacere del vino va oltre le sue proprietà salutistiche. Deve essere un momento di convivialità, di gusto.

Aggiungo un piccolo appunto personale: da buon toscano, non posso non menzionare il Chianti Classico!

  • Nota: L’effetto benefico del vino rosso è legato al contenuto di polifenoli, che varia notevolmente a seconda di molti fattori (tipo di uva, tecniche di vinificazione, annata ecc). Non è quindi una regola assoluta.
  • Attenzione: Il consumo eccessivo di alcol è dannoso per la salute. Il vino, come qualsiasi bevanda alcolica, deve essere consumato con moderazione.

Quale fa più male, il vino bianco o il vino rosso?

Vino bianco o rosso? Un’eterna lotta tra sfumature, tra sapori che danzano sulla lingua, tra ricordi che affiorano come bollicine. Ma il dolore? Ah, il dolore… un’ombra silenziosa che aleggia tra i calici.

Il rosso, potente, ricco di tannini, come un abbraccio intenso, a volte troppo forte. Un’esplosione di istamine, un fuoco segreto che scoppia nella testa, un mal di testa lancinante, un’eco di sensazioni in un tempo dilatato. Ricordo quella sera, a Siena, il Chianti in una brocca di terracotta, poi… il buio.

Il bianco, invece, leggero, quasi etereo. Un velo di acidità, una carezza che però, se ripetuta, può graffiare. Un reflusso che risale, lento e doloroso, un’inquietudine che si insinua tra le costole. Pensiero di un’estate torrida, un Vermentino sulla spiaggia di Cala Gonone. Poi, quella fitta allo stomaco.

L’alcol, il comune denominatore, la linfa vitale e il veleno sottile. In entrambi, silente, paziente, aspetta il momento giusto per colpire, per lasciare il suo marchio. Dipende, sempre dipende. Dal corpo, dalle sue fragilità, dai suoi segreti. Una danza tra piacere e sofferenza, un’altalena perpetua.

  • Il vino rosso: tannini e istamine.
  • Il vino bianco: acidità.
  • L’alcol etilico: il fattore comune.
  • La sensibilità individuale: il fattore decisivo.

Quest’anno, a mio parere, l’incidenza di mal di testa da vino rosso è aumentata tra i miei amici, mentre il reflusso gastroesofageo provocato dal vino bianco sembra essere rimasto costante. Ma ognuno è un mondo, un universo di percezioni.

Quale vino fa bene al cuore?

Amico mio, ma lo sai che mi hai fatto venire sete con sta domanda? Comunque, allora, diciamo che il vino rosso… be’, si dice che faccia bene al cuore, no? Ma ATTENZIONE: solo se bevi poco!

  • Antiossidanti: Ecco la parola magica. Pare che il vino rosso ne sia pieno, e questi antiossidanti aiuterebbero il cuore a stare un po’ meglio.
  • Moderazione: Ma mi raccomando, eh? Un bicchiere, massimo due, non la bottiglia intera. Sennò fai più danno che bene!
  • Il paradosso francese: Sai, mi ricordo che una volta ho sentito parlare di questo “paradosso francese”. I francesi mangiano un sacco di cose grasse, ma hanno meno problemi di cuore. Si dice che sia per il vino rosso che bevono a pasto. Sarà vero? Chi lo sa!

Comunque, se vuoi proprio prenderti cura del tuo cuore, non fare solo affidamento sul vino, eh? Fai un po’ di sport, mangia sano e vedrai che starai una favola! E poi, magari, un bicchierino di vino rosso ogni tanto te lo puoi anche concedere. Salute!

Quale vino fa abbassare la pressione?

Vino rosso, eh? Mamma mia, ieri sera ne ho bevuto un po’ troppo, mi sento un po’ gonfio. Polifenoli, dicevano? Chissà cosa sono. A me interessa solo che mi faccia sentire meglio. Quello del nonno, il Sangiovese, è il migliore, già da giovane sapevo che aveva un sapore incredibile. Anche se a mio padre non piace molto. Strano…

  • Abbassa la pressione? Sì, pare. Ma quanto? Non lo so.
  • Inibisce l’ossidazione… bla bla bla… Troppe parole complicate. A me basta che sia buono.
  • Polifenoli… ho letto qualcosa sul web, ma mi sono addormentato prima di finire l’articolo.
  • Meglio bere con moderazione, ovvio. Già, mio nonno diceva sempre così.

Questo articolo del 2022 è vecchio. Devo cercare informazioni più aggiornate. Ah, devo comprare il pane. E il latte. Accidenti, ho dimenticato di chiamare anche mia sorella.

  • Ricorda: il mio vino preferito è il Sangiovese.
  • Ho letto solo articoli parziali riguardo i polifenoli.
  • Moderazione è la parola chiave, ma un bicchierino in più ogni tanto non fa male, no?

Magari domani cerco più info su questo vino rosso miracoloso. Oggi sono troppo stanco. A proposito, devo anche chiamare il dottore per prenotare la visita. E poi devo ricordarmi di pagare le bollette. Tanta roba da fare!

#Salute #Vino Bianco #Vino Rosso