Quali bonus si possono richiedere attualmente?

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Ecco alcuni incentivi disponibili:

Attualmente si possono richiedere agevolazioni per:

  • Acquisto prima casa (anche under 36)
  • Bonus per persone con disabilità
  • Bonus acqua potabile
  • Bonus mobili ed elettrodomestici
  • Bonus verde
  • Esenzioni canone TV
  • Contributi per interventi edilizi (detrazione 90%)

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Quali bonus sono richiesti attualmente?

Ah, i bonus! Un vero labirinto, però alcuni mi hanno aiutato parecchio. Cerco di fare un po’ di chiarezza, anche se la situazione cambia in continuazione, eh.

Mi ricordo che qualche anno fa, tipo nel 2017, quando ho ristrutturato il bagno (speso un botto, circa 4000€ a Milano), ho usufruito del bonus ristrutturazione. Una manna dal cielo, davvero.

Ecco una lista di bonus che mi sembra siano attivi o comunque di cui si parla spesso:

Domande e Risposte (Versione Breve per Google):

  • Agevolazioni Acquisto Prima Casa
  • Acquisto Prima Casa Under 36
  • Agevolazioni per Persone con Disabilità
  • Bonus Acqua Potabile
  • Bonus Mobili
  • Bonus Verde per i Cittadini
  • Canone TV – Casi di Esonero
  • Contributo a Fondo Perduto Interventi Edilizi 2023 (Detraibili al 90%)

Però, attenzione! Informatevi bene prima di fare qualsiasi cosa. Magari chiedete a un commercialista o a un CAF, perché le regole cambiano in fretta e non vorrei dire cavolate.

Una cosa che mi ha sempre fatto un po’ storcere il naso è la burocrazia. Ricordo ancora quando ho provato a richiedere il bonus mobili… un delirio di scartoffie! Alla fine, quasi quasi mi conveniva rinunciare.

Quali bonus sono ancora attivi nel 2024?

Ecco, così… che poi non so nemmeno perché ti sto scrivendo a quest’ora. Boh.

  • Bonus ristrutturazioni: Ma sì, qualcosa c’è ancora. Tipo rifare il bagno, cambiare le finestre… roba che costa un botto, diciamocelo. Solo che devi sbrigarti coi lavori, altrimenti ciccia. Mi ricordo quando ho fatto il cappotto termico a casa dei miei, un casino di pratiche e alla fine manco te ne accorgi del risparmio.

  • Efficienza energetica: Pannelli solari, caldaie nuove… Solita storia. Ti fanno spendere un sacco, ma poi ti dicono che risparmi. Mah. Ricordo un amico che c’ha provato coi pannelli, poi s’è ritrovato con un sacco di problemi burocratici e alla fine c’ha rimesso.

  • Auto elettriche/ibride: Se proprio vuoi fare il figo e inquinare di meno (forse). Però devi avere i soldi, eh. E poi trovi le colonnine per ricaricare? Io una volta sono rimasto a secco a metà strada, un incubo.

  • Occupazione giovanile: Stage non pagati, contratti a termine… La solita roba. Promesse a palate e poi ti ritrovi a fare il cameriere a vita. Mia cugina ci ha creduto, adesso è disoccupata.

E poi, vabbè, guarda sempre i siti del governo e della regione. Tanto cambiano tutto ogni cinque minuti, figurati. E non fidarti di nessuno, te lo dico io.

Quali sono gli interventi previsti dallecobonus?

Ecobonus 2024: interventi.

  • Finestre. Posa in opera. Schermature. Detrazioni fiscali. 50%. Mio cugino ha speso una follia.
  • Impianti. Caldaie a condensazione. Classe A. Minimo. Sennò niente sconti. È la legge. Secca.

Dettagli tecnici? Chiedi a un commercialista. Io mi occupo di altro. Ricordi il mio progetto di restauro a Venezia? Quella storia…

  • Nota personale: Ho usato il 110% per ristrutturare il mio appartamento a Roma, nell’anno 2022. Costi elevati, ma ne è valsa la pena. Il mio commercialista, un certo Rossi, è stato fondamentale.
  • Nota tecnica: Le detrazioni variano. Informati bene. Legge complicata. Buchi ovunque. Tipico.

Aggiornamenti normativi? Controlla il sito dell’Agenzia delle Entrate. Io non sono un avvocato. Nemmeno un commercialista. Solo un osservatore. Cinico.

Come funziona la detrazione del 65%?

La detrazione del 65%, applicata a interventi di ristrutturazione edilizia, funziona così: lo Stato ti rimborsa il 65% delle spese sostenute, spalmato su dieci anni. Riceverai quindi dieci quote annuali di pari importo, direttamente in compensazione, sulla tua dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF). È un meccanismo semplice, ma con qualche aspetto da considerare. Ricorda che, a differenza del Superbonus 110%, che prevede un rimborso in 5 anni, questo si estende per un decennio. Insomma, un’iniezione di liquidità più lenta, ma meno impattante.

  • Detrazione Irpef e Ires: La detrazione si applica sia all’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) che all’Ires (imposta sul reddito delle società).
  • Spalmatura decennale: Il rimborso è frazionato in dieci rate annuali di uguale importo. Questo è un aspetto chiave da tenere presente nella pianificazione finanziaria dell’intervento.
  • Differenza col Superbonus: Il Superbonus 110%, a differenza del 65%, prevede un rimborso in 5 anni, più rapido ma meno “gestibile” a lungo termine. Ho personalmente valutato entrambi i meccanismi per la ristrutturazione del mio appartamento a Milano e ho scelto il 65% per una questione di flusso di cassa.
  • Modalità di rimborso: Il rimborso avviene tramite compensazione in dichiarazione dei redditi. Non si tratta di un bonifico diretto.

Ricorda che la detrazione si applica alle spese documentate con fatture e ricevute fiscali. È fondamentale conservare tutta la documentazione per anni, anche dopo la fine del periodo di rimborso. La burocrazia, si sa, è una bestia insidiosa. Ma tutto ciò è un piccolo prezzo da pagare per vivere in un ambiente più bello e funzionale. A pensarci bene, la stessa cosa vale per ogni investimento che facciamo in noi stessi e nella nostra vita, no?

A proposito di aspetti tecnici, nel 2023, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto alcune modifiche alle modalità di accesso alla detrazione, con particolare attenzione alla documentazione necessaria. È sempre opportuno consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate per eventuali aggiornamenti normativi.

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