Quando cade il vino porta fortuna?

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La caduta accidentale di vino non è presagio di sventura, a differenza di altri liquidi. La tradizione popolare suggerisce che raccogliere un po del vino versato con le dita e passarlo dietro le orecchie porti fortuna e prosperità.

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Vino versato? Nessun problema, anzi! La tradizione del brindisi dietro l’orecchio.

Rovesciare un bicchiere di vino, soprattutto durante una cena importante o una festa, può causare imbarazzo e disappunto. Macchiare la tovaglia, bagnare i vestiti… insomma, un piccolo incidente che vorremmo evitare. Eppure, a differenza di altri liquidi, il vino versato non porta sfortuna. Anzi, la tradizione popolare lo associa addirittura a un auspicio di prosperità e fortuna. Dimenticate quindi le preoccupazioni per la camicia macchiata, perché potreste aver inavvertitamente innescato un rituale propiziatorio.

Ma da dove nasce questa credenza? Le sue radici affondano nella storia, intrecciandosi con riti antichi legati al culto della terra e della fertilità. Il vino, frutto della vite e simbolo di abbondanza, veniva considerato un dono prezioso, un elisir di vita. Versarlo sulla terra, anche accidentalmente, era visto come un’offerta propiziatoria alle divinità, un modo per ringraziare per i frutti della natura e assicurarsi un raccolto prospero.

Col tempo, questo gesto si è trasformato, adattandosi alle usanze e alle credenze popolari. Non si versa più il vino direttamente a terra, ma si recupera una piccola quantità con le dita per ungersi dietro le orecchie. Un gesto quasi furtivo, un piccolo segreto condiviso tra commensali, che simboleggia l’assorbimento della fortuna e della prosperità offerte dal vino versato. Come se, attraverso questo contatto, ci si appropriasse della sua energia benefica.

Alcuni interpretano questo gesto anche come un modo per “condividere” la fortuna con gli spiriti protettori, offrendo loro una piccola parte del prezioso nettare. Altri, più pragmaticamente, lo vedono come un modo per esorcizzare la sfortuna legata all’incidente, trasformando un piccolo inconveniente in un’occasione di buon auspicio.

Qualunque sia l’interpretazione che si preferisce, il gesto di ungersi dietro le orecchie con il vino versato rimane una tradizione affascinante, un piccolo rito propiziatorio tramandato di generazione in generazione. Un modo per ricordare che, a volte, anche dagli incidenti possono nascere opportunità fortunate. Quindi, la prossima volta che vi capiterà di rovesciare un po’ di vino, non disperate: raccoglietelo con le dita e, con un sorriso, passatelo dietro le orecchie. Chissà, potrebbe portarvi fortuna!