Qual è la glicemia giusta per un diabetico?

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Da diabetica, so quanto sia difficile mantenere la glicemia nei range ideali. Vedere quei numeri tra 70 e 130 mg/dl a digiuno e sotto i 180 mg/dl dopo i pasti mi dà un senso di controllo e tranquillità. È una lotta quotidiana, ma sapere che unemoglobina glicata sotto il 7% rappresenta un buon controllo a lungo termine mi motiva a non mollare. È frustrante a volte, ma la salute è la priorità.

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Ok, proviamo a dargli un’impronta più… personale. Ecco come lo modificherei, pensando a una conversazione tra amici, magari davanti a un caffè:

“Allora, parliamoci chiaro, ‘sta glicemia… che incubo, eh? Essendo diabetica, oddio, che brutta parola, preferirei “persona con diabete”, ma insomma, capiamoci, so BENE cosa vuol dire. Mantenere ‘sta glicemia a bada è tipo la missione impossibile. Ti dicono: “Devi stare tra 70 e 130 a digiuno”. Facile a dirsi! E dopo mangiato? Sotto i 180. Ok, bello. Ma come ci arrivo?

Ogni volta che vedo quei numeri, tipo, “Ok, 120! Ce l’ho fatta!” mi sento, che so, quasi invincibile. Un senso di controllo, di pace… dura poco, eh. Perché poi c’è la cena, la pizza con gli amici (e chi resiste?), lo stress del lavoro… puff! La glicemia schizza. È una battaglia quotidiana, giuro. A volte penso, ma chi me lo fa fare?

Però, poi penso all’emoglobina glicata. L’hai mai sentita nominare? Praticamente è come un “voto” di come ti sei comportato negli ultimi tre mesi. Sotto il 7% vuol dire che sei stato bravo, che hai tenuto botta. E quello mi sprona. Mi fa dire: “Ok, dai, un altro giorno, un altro sforzo”.

Certo, è frustrante. Ci sono giorni che vorrei solo mangiare un tiramisù intero senza pensarci. Magari lo faccio pure, eh, chi non sbaglia mai? Ma poi cerco di rimediare. Perché alla fine, lo sappiamo tutti, la salute è la cosa più importante. E se posso fare qualcosa per stare meglio, be’, ci provo. Anche se a volte mi viene proprio voglia di urlare contro ‘sto benedetto misuratore!”