Quando si ferma la pesca in mare?

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Dal 1° luglio al 31 ottobre 2024, la pesca con reti a strascico (a divergenti, sfogliare-rapidi, gemelle a divergenti) è vietata nellAdriatico (esclusi Monfalcone e Trieste) e nello Ionio. Il divieto interessa specifici attrezzi da pesca in aree marine definite.
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Divieto di pesca in mare: quando e dove in Italia

La pesca in mare è un’attività vitale che fornisce una fonte di sostentamento a molte comunità costiere. Tuttavia, per garantire la sostenibilità delle risorse ittiche, è essenziale regolamentare attentamente le attività di pesca, compreso l’uso di reti a strascico.

In Italia, la pesca con reti a strascico è vietata in determinate aree marine e periodi specifici dell’anno. Queste misure mirano a proteggere le specie ittiche durante le fasi riproduttive e a consentire il ripopolamento delle scorte.

Periodo del divieto

Dal 1° luglio al 31 ottobre 2024, la pesca con reti a strascico (a divergenti, sfogliare-rapidi, gemelle a divergenti) è vietata nelle seguenti aree:

  • Adriatico (ad eccezione di Monfalcone e Trieste)
  • Ionio

Aree interessate dal divieto

Il divieto si applica a tutte le acque marine comprese nelle aree indicate. Ciò include sia le acque territoriali che le acque internazionali entro 12 miglia nautiche dalla costa.

Attrezzi da pesca interessati

Il divieto interessa esclusivamente l’utilizzo di reti a strascico, ovvero reti trainate sul fondo marino per catturare pesci demersali. Altri tipi di attrezzi da pesca, come lenze e palamiti, non sono interessati dal divieto.

Importanza del divieto

Il divieto di pesca con reti a strascico durante il periodo riproduttivo è essenziale per garantire la salute a lungo termine delle risorse ittiche. Consentendo ai pesci di riprodursi senza disturbi, contribuiamo a mantenere popolazioni ittiche sane che possono sostenere le comunità costiere per le generazioni future.

Rispetto del divieto

Il rispetto del divieto di pesca è obbligatorio per tutti i pescatori, sia italiani che stranieri. Le autorità marittime sono responsabili dell’applicazione del divieto e possono imporre sanzioni a coloro che non lo rispettano.

I pescatori sono esortati a rispettare il divieto per garantire la sostenibilità delle risorse marine e preservare il futuro della pesca in mare. Collaborando insieme, possiamo garantire che le generazioni future possano continuare a godere dei benefici di un mare ricco e sano.