Quando smettere di correre prima di una gara?
La settimana precedente una gara è cruciale per il recupero. Ascoltare il proprio corpo è essenziale: riposo extra in caso di stanchezza. Evitare gare intense o allenamenti prolungati nei sette giorni antecedenti la competizione principale.
L’arte del riposo: quando appendere le scarpe al chiodo prima di una gara
La settimana che precede una gara, che sia una maratona, una 10k o anche una semplice corsa amatoriale, è un periodo delicato e cruciale per la performance. Spesso, presi dall’entusiasmo e dalla voglia di arrivare preparati al meglio, si rischia di commettere l’errore di allenarsi troppo intensamente, compromettendo così il risultato finale. Ma quando è il momento giusto per appendere le scarpe al chiodo e concentrarsi sul recupero?
Il mantra da ripetere in questa fase è “ascolta il tuo corpo”. Non esiste una formula magica valida per tutti, ma la regola generale è quella di evitare gare intense o allenamenti prolungati nei sette giorni antecedenti la competizione principale. Questo periodo, infatti, dovrebbe essere dedicato al tapering, ovvero alla riduzione graduale del carico di allenamento per permettere al corpo di recuperare completamente e arrivare fresco al giorno della gara.
La stanchezza è un segnale importante da non sottovalutare. Sensazione di pesantezza alle gambe, difficoltà a recuperare dopo un allenamento leggero, irritabilità e disturbi del sonno possono indicare un sovraccarico. In questi casi, il riposo extra è fondamentale. Non significa necessariamente rimanere immobili sul divano per una settimana intera, ma piuttosto sostituire le sessioni di corsa intense con attività più leggere come brevi camminate, stretching o yoga. L’obiettivo è quello di mantenere il corpo attivo senza stressarlo ulteriormente.
Forzare il corpo oltre i suoi limiti nella settimana precedente la gara può portare a conseguenze negative: aumento del rischio di infortuni, affaticamento muscolare, compromissione del sistema immunitario e, in definitiva, una performance inferiore alle aspettative. Meglio arrivare alla linea di partenza leggermente “sotto allenati” ma riposati, piuttosto che esausti e con le gambe pesanti.
Oltre al riposo fisico, è importante curare anche l’aspetto mentale. La settimana pre-gara può essere fonte di stress e ansia. Dedicare del tempo al rilassamento, alla meditazione o ad attività piacevoli può aiutare a gestire la pressione e ad arrivare alla gara con la giusta concentrazione e serenità.
In definitiva, la chiave per una performance ottimale risiede nell’equilibrio tra allenamento e recupero. Imparare ad ascoltare il proprio corpo e a riconoscere i segnali di affaticamento è fondamentale per gestire al meglio la settimana che precede la gara e raggiungere il traguardo con soddisfazione.
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