Quanto tempo deve bollire l'acqua per essere potabile?

17 visite
Lebollizione è un metodo efficace per potabilizzare lacqua. Unebollizione prolungata, di almeno 10-15 minuti, elimina efficacemente batteri, virus e parassiti nocivi, garantendo una maggiore sicurezza per il consumo.
Commenti 0 mi piace

Acqua bollita: sicurezza e consigli per una corretta potabilizzazione

L’acqua è un elemento essenziale per la vita e la sua potabilità è fondamentale per la nostra salute. Se ci troviamo in situazioni di emergenza, o in luoghi dove la qualità dell’acqua di rubinetto è dubbia, la bollitura rappresenta un metodo efficace e accessibile per renderla sicura da bere. Ma quanto tempo è necessario far bollire l’acqua per garantire la sua completa potabilizzazione?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di portare l’acqua ad ebollizione vigorosa, ovvero con la formazione di bolle grandi e continue, per almeno un minuto. Questo è sufficiente per eliminare la maggior parte dei patogeni termosensibili, come batteri e virus, responsabili di malattie gastrointestinali.

Tuttavia, in alcune situazioni specifiche, un tempo di ebollizione più prolungato, tra i 10 e i 15 minuti, può offrire un ulteriore margine di sicurezza. Questo è particolarmente consigliato in presenza di contaminazioni da parassiti resistenti al calore, come le Giardia, oppure in zone di alta quota, dove la temperatura di ebollizione dell’acqua è inferiore a causa della minore pressione atmosferica. In questi casi, il tempo prolungato assicura l’inattivazione anche dei microrganismi più resistenti.

È importante sottolineare che la sola ebollizione non rimuove eventuali contaminanti chimici, metalli pesanti o sedimenti presenti nell’acqua. Per affrontare queste problematiche, è necessario ricorrere a metodi di purificazione più complessi, come la filtrazione o l’utilizzo di compresse potabilizzanti.

Consigli pratici per una corretta potabilizzazione tramite ebollizione:

  • Utilizzare un contenitore pulito e resistente al calore.
  • Coprire il contenitore durante l’ebollizione per ridurre la dispersione di calore e accelerare il processo.
  • Lasciare raffreddare l’acqua bollita prima di consumarla o conservarla in un contenitore pulito e chiuso.
  • Se l’acqua presenta un odore o un sapore sgradevole dopo la bollitura, si può migliorare il gusto aerandola, versandola ripetutamente da un contenitore all’altro. In alternativa, si può aggiungere una piccola quantità di succo di limone o qualche foglia di menta.

In conclusione, la bollitura rappresenta un metodo efficace e semplice per potabilizzare l’acqua, eliminando la maggior parte dei microrganismi patogeni. Un minuto di ebollizione vigorosa è generalmente sufficiente, ma in situazioni specifiche un tempo più prolungato offre un ulteriore livello di sicurezza. Ricordiamo, infine, che la bollitura non elimina i contaminanti chimici, per i quali sono necessari altri metodi di purificazione.