Si possono mangiare i surgelati scaduti?
Il pesce e i piatti surgelati, conservati a temperatura adeguata, rimangono commestibili fino a due mesi oltre la data di scadenza indicata, anche se potrebbero presentare una lieve riduzione della qualità organolettica.
Scadenza dei surgelati: due mesi di bonus per pesce e piatti pronti? Facciamo chiarezza.
La data di scadenza stampata sulle confezioni dei surgelati genera spesso dubbi e perplessità. Si può mangiare un prodotto surgelato scaduto? E per quanto tempo oltre la data indicata? L’affermazione che pesce e piatti pronti surgelati, se conservati correttamente, rimangano commestibili fino a due mesi oltre la scadenza, pur mantenendo una certa veridicità, necessita di importanti chiarimenti.
Innanzitutto, è fondamentale distinguere tra la data di scadenza e il termine minimo di conservazione (TMC), indicato dalla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”. Nel caso dei surgelati, si parla quasi sempre di TMC, che indica il periodo entro il quale il prodotto conserva le sue caratteristiche organolettiche ottimali. Superata questa data, il prodotto potrebbe subire alterazioni di sapore, odore, consistenza e colore, senza però diventare necessariamente nocivo per la salute.
Per quanto riguarda i due mesi di “bonus” per pesce e piatti pronti surgelati, questa indicazione si basa sull’assunto che la catena del freddo non sia mai stata interrotta e che la temperatura di conservazione (-18°C o inferiore) sia sempre stata mantenuta. Qualsiasi sbalzo termico, anche minimo, può compromettere la qualità del prodotto e favorire la proliferazione batterica, rendendolo potenzialmente pericoloso anche prima della data di TMC.
Inoltre, la durata effettiva di un prodotto surgelato oltre il TMC dipende da diversi fattori, tra cui la tipologia di alimento, la sua composizione, il tipo di confezionamento e le condizioni di conservazione domestiche. Ad esempio, un filetto di pesce surgelato, conservato in modo impeccabile, potrebbe effettivamente resistere qualche settimana oltre il TMC, presentando solo lievi alterazioni del gusto. Un piatto pronto surgelato, invece, con ingredienti più complessi e una maggiore suscettibilità alle variazioni di temperatura, potrebbe deteriorarsi più rapidamente.
Pertanto, i due mesi di “bonus” non rappresentano una regola assoluta, ma un’indicazione generale da valutare con attenzione. Superato il TMC, è fondamentale osservare attentamente il prodotto: presenza di brina eccessiva, alterazioni di colore, odore sgradevole o consistenza anomala sono segnali inequivocabili di deterioramento e in questi casi il consumo è fortemente sconsigliato.
In conclusione, consumare surgelati oltre il TMC può essere possibile, ma richiede prudenza e un’attenta valutazione caso per caso. Privilegiare sempre la qualità e la sicurezza alimentare, evitando inutili rischi, è la scelta migliore per la propria salute. In caso di dubbi, è sempre preferibile non consumare il prodotto.
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