Cosa provoca mangiare cibo scaduto?

Mangiare cibo scaduto? Mamma mia, solo a pensarci mi vengono i brividi. Ricordo una volta, ero a casa di mia zia, aveva questo fantastico dolce al cioccolato, ma era scaduto da, beh, diciamo un paio di settimane. “Non fa niente!” aveva detto lei, “Tanto è cioccolato, è robusto!” Robusto? Ma che dici? Io l’ho assaggiato, giusto un pezzettino, eh? E ho passato la notte in bagno, credetemi, non è stata una bella esperienza. Vomito, diarrea… sembrava che mi uscisse l’anima! Poi la febbre, un vero incubo. Da allora, ho imparato la lezione.

Quella data sul pacco, non è una cosa inventata, no? È un indicatore, un campanello d’allarme. So che a volte capita di avere fame, di aprire il frigo e trovare solo quel barattolo di salse scaduto di una settimana. Mi è capitato anche a me, lo ammetto. Ma poi penso ai batteri, ai possibili virus… che ti possono dare la dissenteria, la salmonellosi, chissà cos’altro. Non ne vale la pena, davvero. Magari un po’ di nausea, ok, ma febbre alta e brividi? No, grazie!

Leggevo da qualche parte, non ricordo dove, che ogni anno ci sono migliaia di casi di intossicazione alimentare a causa del cibo scaduto. Non sono numeri precisi, eh, ma un sacco. Troppo! E poi, pensa a quanto è facile evitare tutto questo. Basta controllare le date, usare il buon senso, buttare via quello che non va bene. È una questione di rispetto per se stessi, per la propria salute. No? Che dici, preferisci una pizza surgelata piuttosto che passare una notte così? Ecco.

Insomma, la regola è una sola: se è scaduto, buttalo. Punto. La salute è preziosa, molto più di quel vasetto di marmellata, per quanto buona possa essere. Fidati di me.

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