Perché quando mangio la mela mi fa male la pancia?

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Alcuni frutti, come mele, prugne e uvetta, possono causare gonfiore a causa dellelevato contenuto di fruttosio, fruttani e polioli, carboidrati a catena corta che possono risultare difficili da digerire per chi soffre di colon irritabile o ha problemi digestivi.

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La mela mi fa male alla pancia: fruttosio, fruttani e la sensibilità intestinale

La mela, simbolo di salute e benessere, può a volte riservare spiacevoli sorprese, manifestandosi con dolori addominali, gonfiore e fastidi digestivi. Ma perché questo frutto, apparentemente innocuo, può scatenare simili reazioni? La risposta risiede nella sua composizione e nella specifica sensibilità del nostro intestino.

Mele, prugne, uvetta e altri frutti contengono elevate quantità di zuccheri naturali, in particolare fruttosio. Se da un lato il fruttosio è una fonte energetica importante, dall’altro il suo assorbimento può essere problematico per alcuni individui. Infatti, a differenza del glucosio, che viene assorbito direttamente nell’intestino tenue, il fruttosio necessita di specifici trasportatori per essere assimilato. Quando la quantità di fruttosio ingerita supera la capacità di assorbimento di questi trasportatori, la parte non assorbita raggiunge il colon, dove viene fermentata dai batteri intestinali. Questo processo di fermentazione produce gas, come idrogeno e metano, responsabili del gonfiore, dei crampi addominali e della sensazione di pesantezza.

Oltre al fruttosio, un altro gruppo di carboidrati presenti in questi frutti, i fruttani, può contribuire al disagio intestinale. I fruttani appartengono alla famiglia dei FODMAPs (Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides and Polyols), carboidrati a catena corta scarsamente assorbiti nell’intestino tenue. Anche in questo caso, la fermentazione batterica dei fruttani nel colon è la causa principale dei sintomi.

Infine, anche i polioli, alcoli dello zucchero naturalmente presenti in alcuni frutti o aggiunti come dolcificanti, possono esacerbare i disturbi intestinali. Similmente a fruttosio e fruttani, i polioli vengono scarsamente assorbiti e fermentati nell’intestino crasso, contribuendo alla produzione di gas e ai conseguenti sintomi.

È importante sottolineare che la sensibilità a fruttosio, fruttani e polioli è individuale e variabile. Chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile (IBS) o altri disturbi digestivi è generalmente più suscettibile agli effetti di questi composti.

Se mangiare la mela vi causa regolarmente disturbi, non è necessario eliminarla completamente dalla dieta. Provate a consumarla in piccole quantità, preferibilmente cotta, poiché la cottura riduce il contenuto di fruttani. Inoltre, è utile monitorare l’assunzione complessiva di FODMAPs, distribuendo il consumo di frutta ricca di questi composti nell’arco della giornata. Infine, consultare un medico o un dietologo può aiutare a individuare le cause specifiche del problema e a definire una strategia alimentare personalizzata. Ricordate che un’alimentazione equilibrata e un intestino sano sono fondamentali per il benessere generale.