Quali sono gli insaccati da evitare per il colesterolo?

28 visite
È possibile consumare salumi anche con colesterolo alto, limitando quelli più grassi (mortadella, salami) a favore di quelli più magri (bresaola, prosciutto cotto/crudo). La scelta deve considerare la quantità, in quanto anche i salumi magri possono contenere grassi, colesterolo e sodio.
Commenti 0 mi piace

Salumi e colesterolo: guida agli insaccati da evitare

Per mantenere livelli di colesterolo sani, è essenziale adottare un’alimentazione equilibrata che limiti gli alimenti ricchi di grassi saturi e colesterolo. Anche i salumi, spesso apprezzati per il loro sapore e praticità, devono essere consumati con moderazione da chi ha il colesterolo alto.

Insaccati da evitare

Alcuni salumi sono particolarmente ricchi di grassi e colesterolo e dovrebbero essere evitati o limitati se si hanno livelli elevati di colesterolo:

  • Mortadella: Contiene quantità significative di grassi saturi e colesterolo, rendendola un’opzione da evitare.
  • Salamini: Simile alla mortadella, i salami sono ricchi di grassi e colesterolo.
  • Salsiccia: La salsiccia, sia fresca che stagionata, contiene quantità variabili di grassi in base al tipo e al contenuto di carne. Tuttavia, in generale, è sconsigliata per chi ha il colesterolo alto.
  • Coppa: La coppa è un salume grasso che contiene livelli elevati di colesterolo.

Insaccati da consumare con moderazione

Alcuni salumi, sebbene più magri, contengono comunque una quantità significativa di grassi, colesterolo e sodio. Pertanto, dovrebbero essere consumati solo occasionalmente e in porzioni limitate:

  • Bresaola: La bresaola è un salume relativamente magro con bassi livelli di grassi saturi e colesterolo. Tuttavia, contiene ancora una quantità moderata di sodio.
  • Prosciutto cotto: Il prosciutto cotto, sebbene meno grasso della mortadella e dei salami, contiene ancora una discreta quantità di grassi e sodio.
  • Prosciutto crudo: Il prosciutto crudo è più magro del prosciutto cotto, ma contiene livelli più elevati di colesterolo.

Quantità e frequenza

Anche gli insaccati magri possono contribuire a livelli elevati di colesterolo se consumati in quantità eccessive. Pertanto, è importante limitare il consumo e optare per porzioni piccole (ad esempio, 30-50 grammi) una o due volte alla settimana al massimo.

Altre considerazioni

  • Etichette alimentari: Leggi attentamente le etichette alimentari per verificare il contenuto di grassi, colesterolo e sodio degli insaccati specifici.
  • Metodi di preparazione: I metodi di preparazione possono influenzare il contenuto nutrizionale dei salumi. Ad esempio, il prosciutto grigliato o fritto contiene più grassi rispetto al prosciutto bollito o al vapore.
  • Altre fonti di colesterolo: Oltre ai salumi, altre fonti di colesterolo nella dieta includono tuorli d’uovo, fegato, gamberi e alcuni tipi di formaggi.

In definitiva, per mantenere livelli di colesterolo sani, è essenziale limitare il consumo di insaccati grassi, consumare con moderazione quelli magri e incorporare nella dieta alimenti ricchi di grassi sani, fibre e fitosteroli.