Come insegnare ai bambini a mangiare da soli?

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Dai 12 ai 15 mesi, i bambini iniziano a tenere il cucchiaio, mentre a 2 anni usano la forchetta. Intorno ai 3 anni, sono generalmente in grado di mangiare da soli a tavola, ed è consigliabile coinvolgerli nella preparazione dei pasti per incoraggiare il loro apprendimento.

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Il viaggio verso l’autonomia a tavola: accompagnare i bambini a mangiare da soli

Imparare a mangiare da soli è una tappa fondamentale nello sviluppo del bambino, un percorso che lo porta gradualmente verso l’autonomia e l’indipendenza. Non si tratta solo di acquisire una competenza pratica, ma di un processo più ampio che coinvolge la coordinazione motoria, la fiducia in sé stessi e la scoperta del piacere del cibo.

Dai 12 ai 15 mesi circa, assistiamo ai primi, goffi tentativi di impugnare il cucchiaio. La pappa finisce spesso più sul bavaglino che in bocca, ma è importante incoraggiare queste prime esplorazioni, lasciando che il bambino sperimenti e si familiarizzi con gli strumenti del mestiere. Non bisogna scoraggiarsi di fronte agli inevitabili pasticci: sono parte integrante del processo di apprendimento. Offrire al bambino un cucchiaio ergonomico e adatto alle sue piccole mani può facilitare l’impresa.

Intorno ai due anni, entra in scena la forchetta. Inizialmente, il suo utilizzo sarà prevalentemente esplorativo, con il bambino che la usa per infilzare il cibo e portarlo alla bocca. Gradualmente, con la pratica e l’osservazione degli adulti, imparerà a usarla con maggiore destrezza. Proporre alimenti facili da infilzare, come pezzetti di frutta morbida o pasta corta, può aiutare il bambino a prendere confidenza con questo nuovo strumento.

Verso i tre anni, la maggior parte dei bambini è in grado di mangiare da soli a tavola, anche se con tempi e modalità diverse. È un traguardo importante, che segna un ulteriore passo verso l’autonomia. Tuttavia, il percorso non finisce qui. Incoraggiare la partecipazione del bambino alla preparazione dei pasti, anche in modo semplice e giocoso, può contribuire a consolidare le sue abilità e a stimolare il suo interesse per il cibo. Coinvolgerlo nella scelta degli ingredienti, nell’impiattamento o anche solo nel lavaggio delle verdure, lo renderà partecipe e protagonista del momento del pasto, favorendo una relazione positiva con il cibo e un maggiore apprezzamento dei sapori.

Ricordiamoci che ogni bambino ha i suoi tempi e non bisogna forzare il processo. Pazienza, incoraggiamento e un ambiente sereno e stimolante sono gli ingredienti fondamentali per accompagnare il bambino in questo importante viaggio verso l’autonomia a tavola. Evitare paragoni con altri bambini e celebrare ogni piccolo progresso, anche il più insignificante, contribuirà a rafforzare la sua fiducia in sé stesso e a rendere l’esperienza del mangiare un momento di piacere e condivisione.