Cosa si intende per sinonimi?

Cosa si intende per sinonimi? Mah, sai, a volte mi ci perdo a pensarci… a questi sinonimi! Mi vengono in mente come… gemelli, sì, proprio così, parole diverse ma che sembrano fatte per stare insieme. Però… sono davvero uguali? No, eh? Ecco, questo è il bello, o forse il difficile. Non sono mai perfettamente intercambiabili, no, proprio no. Ogni parola è un mondo, un piccolo universo di significati. Prendi ad esempio “felice” e “contento”… sono sinonimi, ovvio, ma se penso a mia nonna che, dopo aver visto i suoi nipotini, diceva di essere felice… è una felicità diversa da quella che provo io, quando finisco un libro che mi ha letteralmente stregato. Una felicità più… profonda, forse? Magari è solo una sensazione mia.

Ricordo una volta, stavo scrivendo una lettera a un amico, volevo dirgli che ero arrabbiato, ma “arrabbiato” mi sembrava troppo… bruto. Allora ho usato “irritato”, che rendeva meglio l’idea della mia leggera seccatura, quella che ti fa borbottare tra i denti, ma niente di veramente grave, capisci? È lì la magia dei sinonimi, in queste piccole sfumature, in quelle differenze che ti permettono di… dipingere meglio il quadro, come diciamo? Ah, sì, “dipingere la frase” mi piace, è proprio così! È come avere una tavolozza piena di colori, e tu scegli quello giusto per ogni pennellata, per ogni emozione… Sai, leggevo da qualche parte – non ricordo dove, era un articolo, credo, o forse un libro… boh! – che lo studio dei sinonimi è una roba complessa, un lavoro da linguisti! Ma per me, è semplicemente… un gioco bellissimo, un modo per rendere la lingua più viva, più mia, più… vera.