Dove vanno messi gli avverbi di frequenza nelle frasi in inglese?

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In inglese, gli avverbi di frequenza precedono il verbo principale, ma seguono gli ausiliari. Uneccezione riguarda il verbo to be, dove lavverbio lo segue. La posizione assicura una corretta costruzione frasale.

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La collocazione degli avverbi di frequenza: un confronto tra inglese e italiano

La grammatica inglese, a differenza di quella italiana, presenta regole precise sulla collocazione degli avverbi di frequenza (come always, often, usually, sometimes, rarely, never). Questa apparente rigidità, tuttavia, riflette una struttura sintattica più definita che può, a primo acchito, risultare ostica per i parlanti italiani. Capire dove posizionare correttamente questi avverbi è fondamentale per evitare errori grammaticali e garantire la fluidità del discorso.

In inglese, la regola generale stabilisce che gli avverbi di frequenza si collocano prima del verbo principale, ma dopo gli ausiliari (come do, does, did, will, would, can, could, should, may, might). Prendiamo ad esempio le seguenti frasi:

  • I often go to the gym. (Spesso vado in palestra.) – often precede il verbo principale go.
  • I have always loved music. (Ho sempre amato la musica.) – always segue l’ausiliare have.
  • I will rarely travel abroad. (Viaggerò raramente all’estero.) – rarely segue l’ausiliare will.

Questa regola trova una significativa eccezione nel verbo essere (to be). In questo caso, l’avverbio di frequenza si colloca dopo il verbo essere, indipendentemente dal tempo verbale:

  • She is always happy. (Lei è sempre felice.)
  • They were often late. (Erano spesso in ritardo.)
  • He will be rarely seen around here. (Sarà raramente visto da queste parti.)

La ragione di questa collocazione particolare risiede nella natura del verbo to be, che funge da verbo copulativo e non richiede un ausiliare per la coniugazione dei tempi. La posizione dell’avverbio dopo il verbo to be contribuisce a mantenere una struttura frasale chiara e grammaticalmente corretta.

La flessibilità dell’italiano, in contrasto, permette una maggiore libertà nella collocazione di avverbi di frequenza. Possiamo posizionarli all’inizio, a metà o alla fine della frase senza incorrere in errori grammaticali gravi, sebbene le diverse posizioni possano influenzare il ritmo e l’enfasi della frase:

  • Spesso vado in palestra.
  • Vado spesso in palestra.
  • Vado in palestra spesso.

Tuttavia, pur nella maggiore libertà dell’italiano, una collocazione analoga a quella inglese (avverbio prima del verbo principale, ma dopo gli ausiliari, ove presenti) è spesso possibile e può rendere la traduzione più naturale e vicina alla costruzione inglese.

In conclusione, la comprensione delle regole sulla collocazione degli avverbi di frequenza in inglese, con le sue eccezioni per il verbo to be, è fondamentale per una corretta costruzione frasale. Questo confronto con la maggiore flessibilità dell’italiano evidenzia le differenze tra le due lingue e la necessità di una conoscenza approfondita delle rispettive strutture grammaticali.