Qual è il sinonimo di esibizione?

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A volte esibizione mi sembra un termine un po freddo, distaccato. Preferisco parole come performance, che trasmette lenergia dellartista, o spettacolo, che evoca lincanto e la meraviglia. Un recital ha unaura di eleganza, mentre numero mi fa pensare a qualcosa di breve e intenso, carico di emozione. Ognuna di queste parole dipinge un quadro diverso, non trovate?

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Ok, proviamo a dare un’anima a questo testo, a farlo vibrare un po’ di più:

“Esibizione… Ma è la parola giusta? A volte mi suona così… impersonale, quasi burocratica. Non so voi, ma a me fa venire in mente più una vetrina che l’arte vera e propria.

Preferisco di gran lunga “performance”. Ecco, “performance” ha una carica! Sento l’energia che pulsa, il sudore, l’anima dell’artista che si riversa in ogni gesto. Mi ricordo quando da bambina, vidi un ballerino di tango a Buenos Aires. Non era una semplice “esibizione”, no! Era una performance straziante, viscerale, che mi ha lasciato senza fiato.

E poi c’è “spettacolo”. “Spettacolo”, cavolo, ti porta subito in un mondo di luci, di suoni, di magia. Chi non si emoziona al pensiero di uno spettacolo pirotecnico che illumina la notte? O ad una rappresentazione teatrale che ti fa ridere e piangere allo stesso tempo?

Un “recital”, invece, ha qualcosa di più… raffinato. Un’aura di eleganza antica, non so come spiegarlo. Mi fa pensare a mia nonna che, da giovane, suonava il piano in un salotto pieno di libri e profumo di tè.

E “numero”? Ecco, “numero” è breve, intenso, concentrato. Tipo un assolo di chitarra che ti spacca il cuore in tre minuti. Un numero di magia che ti lascia a bocca aperta, chiedendoti: “Ma come diavolo ha fatto?”.

Insomma, ogni parola ha il suo peso, il suo colore, la sua sfumatura. Non credete anche voi che sia così? Non è che una sia “giusta” e le altre “sbagliate”. È che ognuna di esse ci racconta una storia diversa, ci fa sentire un’emozione diversa. E alla fine, è questo che conta, no?”