Quali titoli servono per insegnare?

Insegnare, eh? Una cosa che ti prende dentro, che ti cambia. Mi chiedo spesso cosa serva davvero, oltre alla passione, ovviamente. Quella è fondamentale, sennò che insegnante sei?

I titoli… quelli ufficiali, quelli che ti aprono le porte. So che ci vuole la Laurea in Scienze della Formazione Primaria. Abilitante, dicono. Già, abilitante a… a cosa poi? A gestire il caos di una classe di venti bambini scatenati? A spiegare la fotosintesi clorofilliana per la centesima volta? A inventare giochi per farli imparare divertendosi? Forse.

Poi c’è il discorso dei vecchi diplomi. Il Magistrale, il Socio-Psico-Pedagogico… nomi lunghi e complicati. Li ricordo, mia zia li aveva. Insegnava alle elementari, una donna fantastica. Chissà quante storie potrebbe raccontare… Comunque, questi diplomi, se li hai presi prima del 2002, valgono ancora. Abilitanti anche loro. Ma prima del 2002… sembra un’altra era geologica! Tipo, io andavo ancora alle medie!

Insomma, la burocrazia, le carte… sono importanti, certo. Ma non è solo quello. Ricordo una supplente che avevo alle superiori, non so che titolo avesse di preciso, ma era bravissima. Ci faceva amare la storia, ci faceva sentire parte di quei racconti. Quello conta davvero, secondo me. La passione, la capacità di trasmettere… non solo nozioni, ma emozioni. E questo, un pezzo di carta, non te lo può dare. O no?