Quanti tipi di superiori ci sono?

Quanti tipi di superiori ci sono? Ma davvero è questa la domanda? Non è forse “quale liceo è giusto per me“? Ricordo ancora quella sensazione, un nodo allo stomaco. Cinque anni… a sedici anni sembrano una vita intera! Artistico, classico, scientifico… Ogni nome apriva un mondo, un universo diverso. Io ero innamorata dell’idea del linguistico. Chissà perché, mi vedevo già in giro per il mondo, una valigia piena di libri e quaderni, a parlare chissà quale lingua strana. Parlavo correntemente solo l’italiano, a dirla tutta! E poi… e poi ho scelto lo scientifico. Che salto! Mi chiedevo: “Ma chi me lo fa fare?” Ore di matematica, fisica… un incubo, pensavo. Ricordo ancora le nottate sui libri con la mia migliore amica, a ridere e disperarci insieme prima delle interrogazioni. Alla fine, però, non è andata poi così male. Anzi. È stato difficile, certo, ma ho imparato tanto. Non solo formule e teoremi, ma anche – e forse soprattutto – a studiare, a impegnarmi, a non mollare. Un po’ come la vita, no? Ti mette davanti a delle scelte, a volte difficili, a volte incomprensibili. E tu devi scegliere, buttarti, anche se hai paura. Un po’ come quando mio fratello ha scelto l’alberghiero. Tutti a dirgli: “Ma sei matto? Con i tuoi voti!”. E invece lui, testardo, è andato avanti per la sua strada. Ora è uno chef, e fa dei dolci che sono delle opere d’arte. Li ho visti, mica ve lo sto inventando! Quindi, quanti tipi di superiori ci sono? Tanti. Ma la vera domanda è: quale ti fa battere il cuore? Quale ti sembra, anche solo per un attimo, il tuo posto nel mondo? Perché, diciamocelo, a sedici anni il mondo sembra così grande… e la scelta di un liceo, così definitiva. Poi, col tempo, capisci che non è così. Che la strada è lunga, e piena di curve. E che ogni scelta, ogni esperienza, ti porta dove devi essere.