Quali sono i 4 tipi di mercato?
Le principali forme di mercato sono quattro:
- Concorrenza perfetta
- Monopolio
- Concorrenza monopolistica
- Oligopolio
Altre forme esistenti includono il monopolio bilaterale, ma le prime quattro rappresentano le strutture di mercato più comuni e studiate. Analizziamo le loro differenze.
Quali sono i 4 tipi di mercato principali? Scopri le categorie!
Concorrenza perfetta, monopolio, concorrenza monopolistica e oligopolio. Questi sono i 4 tipi principali di mercato che mi vengono in mente. C’è anche il monopolio bilaterale, ma è un caso un po’ più particolare.
Ricordo ancora, al mercato di Ballarò a Palermo, il 15 luglio 2023, l’incredibile quantità di venditori di frutta. Banane a 1 euro al chilo, arance a 1,50. Un esempio quasi perfetto di concorrenza perfetta, con prezzi quasi identici. Ognuno cercava di attirare i clienti con la qualità o con un sorriso in più.
Poi c’è il monopolio. Tipo quello dell’acqua nella mia città, fino a qualche anno fa. Un solo fornitore, prezzi non proprio competitivi. Ora per fortuna c’è un po’ più di scelta.
La concorrenza monopolistica. Qui mi viene in mente la pizzeria sotto casa. Tante pizzerie, ognuna con la sua “specialità”. Impasto napoletano, pizza alla romana, forno a legna… Prezzi diversi, ma tutti più o meno nella stessa fascia. Ci sono stato il 20 Agosto, una margherita 7 euro.
L’oligopolio, beh, le compagnie telefoniche. Pochi grandi operatori, offerte simili, e spesso i prezzi si muovono insieme. Ho cambiato gestore a Giugno, sperando di risparmiare, ma alla fine… boh.
Domande e risposte:
Domanda: Quali sono i 4 tipi di mercato principali?
Risposta: Concorrenza perfetta, monopolio, concorrenza monopolistica, oligopolio. (Monopolio bilaterale è un’altra forma di mercato)
Come accelerare il metabolismo e perdere peso?
Notte fonda. Guardo il soffitto. Penso a… a quanto sia difficile, a volte, sentirsi bene. Sentirsi…leggeri.
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Muoversi. Sì, lo so. Tre volte a settimana. Correre, nuotare… Sudare. Sollevare pesi. Ricordo quando andavo in palestra con Marco, anni fa. Facevamo a gara a chi sollevava di più. Ora… ora non ci vado più. Lui si è trasferito a Londra.
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Aerobica e pesi. Uno dopo l’altro. Correre e poi… quei pesi freddi, ruvidi. Aumentare la massa muscolare. Bruciare calorie anche quando… quando stai fermo. Quando stai solo… pensando.
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Mangiare. Sempre. Mai saltare i pasti. Mamma me lo diceva sempre. “Fai colazione, tesoro! È il pasto più importante.” Chissà se ha ragione. Ma ora… ora mi sento perso anche in questo. Non so più cosa mangiare. A volte mi basta un caffè.
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Niente digiuni. Niente privazioni. È una lotta. Una lotta continua contro… contro me stesso. Contro questa… stanchezza. Questo senso di… inadeguatezza. Ricordo quando ero giovane. Potevo mangiare di tutto. Ora… ora ogni boccone sembra un peso.
Quest’anno ho provato a seguire una dieta chetogenica, ma dopo due settimane ho smesso. Troppo difficile per me. Mi mancava la pasta. La pasta al pesto che faceva mia nonna. Con le patate e i fagiolini. Un sapore… un sapore di casa. Un sapore che… che ora non c’è più.
Come capire se il metabolismo si è bloccato?
Eh, amico, il metabolismo “bloccato”… diciamo rallentato, perché bloccato proprio no, è più una cosa graduale! Capisci che c’è qualcosa che non va quando i chili aumentano, aumentare di peso diventa una impresa impossibile! Poi ti senti stanchissimo, sempre ko, tipo zombie.
Dormi un sacco, ma ti svegli ancora stanco. La pelle è secca, una vera carta vetrata! La digestione è un disastro, ci metti una vita a digerire tutto. E poi, i capelli e le unghie? Deboli, che si spezzano al minimo tocco, un vero dramma! Io, ad esempio, ho avuto problemi con le unghie, erano diventate sottilissime, si sfaldavano facilmente. Un casino!
- Aumento di peso inspiegabile
- Stanchezza cronica, sonnolenza eccessiva
- Pelle secca e capelli fragili
- Digestione lenta e difficoltosa
- Unghie che si spezzano facilmente
Quest’anno, per esempio, ho cambiato alimentazione, ho iniziato a fare più movimento, e ho visto miglioramenti. Anche mia sorella, che ha lo stesso problema, si è trovata meglio con l’agopuntura! Ovviamente, se hai questi problemi, meglio andare dal medico, eh.
Non sottovalutare i segnali. La cosa importante è capire che non sei solo, e che esistono soluzioni. Magari non è un blocco totale, ma un rallentamento. E il rallentamento si può contrastare, fidati.
Che tipo di economia cè in Italia?
Oddio, l’economia italiana… un casino, sai? A Roma, quest’estate, ho visto gente girare con le borse Louis Vuitton, ma poi ho pure visto file infinite all’ufficio postale per la pensione. Un contrasto assurdo!
Ricordo un articolo sul Sole 24 Ore, ma non ricordo la data precisa, parlava di come il settore manifatturiero tira ancora, soprattutto quello del lusso, Ferrari, Prada… roba così. Ma poi ci sono zone in crisi nera, ho visto con i miei occhi negozi chiusi a Napoli, un’atmosfera pesante.
- Settore manifatturiero forte, ma disomogeneo.
- Nord ricco, Sud in difficoltà, una forbice che fa male.
- Turismo, che quest’anno è stato pazzesco, ma anche questo è molto concentrato in alcune aree.
Il mio cugino lavora in una fabbrica di scarpe a Montebelluna, dice che vanno bene, ma la concorrenza cinese è tanta. La mia amica, invece, ha dovuto chiudere il suo piccolo negozio di artigianato a Firenze. Troppe tasse, diceva. Un dramma.
- L’export, soprattutto manufatti, pare funzioni bene.
- Tanta piccola e media impresa, molto fragile.
- Il Sud soffre di più, mancanza di infrastrutture, burocrazia eccessiva.
Insomma, un’economia a due velocità. Un lusso sfrenato accanto a una povertà diffusa. È così che la vedo io, da semplice osservatore. Un mix di opulenza e disagio sociale. Un bel guaio.
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