Quanti soldi ci vogliono per aprire un cocktail bar?

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Lapertura di un bar già esistente comporta un investimento tra 60.000€ e 80.000€.
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Aprire un Cocktail Bar: Un Investimento dal Gusto Ricco (ma Costoso)

Aprire un cocktail bar di successo non è solo questione di shaker e bicchieri scintillanti. Dietro la promessa di serate mondane e brindisi eleganti si nasconde un investimento significativo, che richiede una pianificazione accurata e una solida conoscenza del settore. La cifra indicativa, per l’acquisto di un’attività già avviata, si aggira tra i 60.000€ e gli 80.000€, ma questa è solo la punta dell’iceberg. Analizziamo nel dettaglio gli aspetti cruciali che incidono sul costo complessivo.

Oltre l’acquisto: i costi nascosti che gonfiano il budget.

I 60.000-80.000€ rappresentano il costo dell’attività già funzionante, includendo potenzialmente arredi, licenze (che variano notevolmente a seconda della regione e del tipo di licenza), attrezzature e, in alcuni casi, un piccolo magazzino di alcolici. Tuttavia, questa cifra non considera diversi fattori fondamentali:

  • Ristrutturazione e ammodernamento: Anche un locale già operativo potrebbe richiedere interventi di ristrutturazione per adeguarlo alla propria visione del bar. La sostituzione di arredi obsoleti, l’aggiornamento dell’impianto elettrico o idraulico, o una semplice rinfrescata estetica possono facilmente aggiungere diverse migliaia di euro al budget.

  • Attrezzature e forniture aggiuntive: Potrebbe essere necessario acquistare attrezzature specifiche per la preparazione di cocktail elaborati, come blender professionali, macchine per il ghiaccio di alta qualità, o attrezzi per la decorazione. Anche le forniture di base, dai bicchieri alle cannucce, rappresentano una spesa ricorrente da considerare attentamente.

  • Marketing e lancio: Una volta aperta, l’attività necessita di visibilità. La creazione di un sito web, campagne pubblicitarie sui social media, collaborazioni con influencer o eventi di lancio sono investimenti essenziali per attrarre clientela.

  • Costi legali e burocratici: Oltre alle licenze iniziali, è importante considerare le spese legali per la stipula del contratto di acquisto, la consulenza fiscale e la gestione di eventuali controversie.

  • Capitale circolante: Fondamentale per coprire le spese operative nei primi mesi, prima di raggiungere il pareggio. Questo include stipendi, forniture, utenze e altre spese generali.

Un’analisi più accurata: diversificazione e personalizzazione.

La forchetta di prezzo iniziale (60.000-80.000€) è una stima generica, altamente dipendente da diversi fattori: la location del locale (affitti più alti in centri cittadini), la dimensione del bar, la qualità delle attrezzature già presenti e il tipo di cocktail bar che si intende gestire (un locale raffinato richiederà maggiori investimenti rispetto a un pub più informale).

Conclusione: pianificazione e professionalità come ingredienti chiave.

Aprire un cocktail bar è un’impresa stimolante, ma richiede una pianificazione scrupolosa e una solida conoscenza del business. Un’analisi attenta dei costi, considerando non solo l’acquisto dell’attività ma anche tutti gli aspetti aggiuntivi, è fondamentale per evitare sorprese spiacevoli e garantire la solidità del proprio investimento. Rivolgersi a consulenti esperti nel settore HoReCa può rivelarsi un investimento prezioso per evitare errori e massimizzare le possibilità di successo.