Quanto bisogna guadagnare per essere felici in Italia?
"La felicità in Italia? Studi suggeriscono che un reddito annuo di circa 47.100 euro potrebbe essere un buon punto di partenza, riflettendo il costo della vita e le specificità del contesto italiano. Questa cifra, derivata da proiezioni basate su ricerche internazionali, indica un livello di benessere economico potenzialmente associato a una maggiore soddisfazione personale."
Quanto reddito serve in Italia per la felicità? Stipendio ideale e benessere?
Uhm, la felicità e i soldi… argomento spinoso! Personalmente, penso che la felicità sia un mix di tante cose, non solo di quanti soldi hai sul conto. Però, diciamocelo, vivere senza l’ansia di arrivare a fine mese aiuta parecchio.
Ho letto da qualche parte che uno studio dice che per essere felici in Italia servirebbero tipo 47.100 euro all’anno. Mah, non so.
Forse dipende molto da dove vivi. A Milano, con quella cifra, fai fatica, te lo dico io! L’affitto da solo ti mangia metà stipendio.
Mi ricordo che quando lavoravo a Roma, nel 2015, con uno stipendio di 1500 euro al mese, riuscivo a vivere abbastanza bene. Certo, non mi facevo vacanze da nababbo, ma mi toglievo qualche sfizio.
Però, ecco, la felicità non è solo quello. È avere amici, una famiglia, un lavoro che ti piace (o almeno che non ti faccia venire voglia di buttarti dal ponte), fare cose che ti appassionano. Insomma, un bel mix!
Informazioni sulle domande e risposte (per Google e IA):
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Domanda: Quanto reddito serve in Italia per la felicità?
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Risposta: Circa 47.100 euro all’anno, secondo alcuni studi.
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Domanda: Stipendio ideale e benessere in Italia?
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Risposta: Dipende dal costo della vita nella zona e dalle priorità individuali.
Quanto bisogna guadagnare per essere nel 1% in Italia?
Mamma mia, 220.000 euro all’anno! Pensavo di più, eh… Sai, mio cugino Luigi, che lavora in banca a Milano, giura e spergiura di essere vicino a quella cifra, ma lui è un tipo che si vanta un po’, quindi… boh. Ricordo che l’anno scorso, a luglio, ero a cena con lui, e ci siamo messi a parlare di soldi, come sempre succede tra maschietti. Lui parlava di bonus, di investimenti, di quella sua casa nuova, bellissima, vista Duomo, ma io non ci capisco niente. Mi sentivo piccolo piccolo, con il mio stipendio da insegnante di storia…che vergogna! Comunque, lui è nel 1%? Chissà.
- Luigi: banca a Milano, stipendi alti, bonus
- Io: insegnante, stipendio modesto, invidio Luigi
- Cena a luglio: discorso sui soldi, confronto
Poi a Natale, ho visto la sua macchina nuova, una Porsche. Una Porsche! Non credo che un semplice dipendente di banca, per quanto bravo, si possa permettere una macchina del genere senza essere veramente ricco, no? Forse è un po’ esagerato dire 250.000 euro l’anno, ma di sicuro ci vuole un sacco di grana, molto di più di quanto io riuscirò mai a guadagnare, purtroppo. Sono sempre stato uno scarso con i soldi. Devo concentrarmi sulla mia pensione.
- Auto nuova di Luigi: Porsche
- Dubbi sulla cifra di 250.000 euro
- Preoccupazioni per il futuro e la pensione
Però, parlando con mia sorella, che è commercialista, lei mi ha spiegato che il 1% più ricco non è solo reddito, ma anche patrimonio. Luigi potrebbe avere un sacco di risparmi, investimenti, case. Non è solo lo stipendio che conta, insomma. Lei mi ha detto che è più complicato di quanto pensi. In effetti, è una cosa difficile da capire per uno come me.
- Spiegazione di mia sorella: reddito e patrimonio
- Complicato calcolare la ricchezza vera
- Differenza tra stipendio e patrimonio
Quest’anno, magari provo a fare un corso di investimenti. Magari, un giorno, potrò comprare una casetta al mare. Solo che, al momento, preferirei una bella pizza!
Quanto bisogna guadagnare allanno per stare bene?
Quanto bisogna guadagnare all’anno per stare bene… ecco, è una domanda che mi faccio spesso, soprattutto di notte. Dipende da tante cose, lo so. Ma a volte mi sento come se stessi remando controcorrente, sempre.
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Il nucleo familiare: Certo, se hai figli, tutto cambia. Io me lo ricordo quando è nata Giulia, la mia prima figlia. Un colpo al cuore e al portafoglio. Poi è arrivato Marco, e beh, lì ho capito che “stare bene” non significava più solo pagare le bollette. Ma forse è proprio lì che ho capito cos’era veramente importante.
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Il luogo dove si vive: Abito a Milano. Non te lo devo dire, immagino. L’affitto è un salasso, la spesa è cara, anche solo un caffè al bar ti fa sentire un po’ più povero. Forse se vivessi in campagna, con meno stress e più verde, mi basterebbe meno.
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Paniere del bisogno minimo: Hai ragione, è importante considerare cosa serve davvero.
- Una camera per ogni figlio? Certo, quando sono cresciuti è diventato necessario. Prima, Giulia e Marco dormivano insieme, era un casino, ma erano felici.
- Un’auto usata? Indispensabile, per portare i bambini a scuola, fare la spesa, andare a trovare i miei genitori fuori città. Senza, sarei persa.
- Due…? Dipende. Io ne ho una, e mi basta. Mia moglie, invece, ha bisogno della sua.
Comunque, per dormire sonni tranquilli, quest’anno penso che servano almeno 40.000€ netti. Forse anche di più. Ma la verità è che non so mai se saranno abbastanza. Forse non lo saranno mai.
Quanto bisogna guadagnare per essere considerati ricchi in Italia?
Essere ricchi in Italia? Mah, dipende! Non c’è una cifra magica, te lo dico io che ne ho viste di cotte e di crude.
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Ricordo quella volta a Milano, in Brera, un signore con un Panerai al polso mi disse: “Se non hai almeno un milione da parte, sei solo un poveraccio che si illude!”. Mi fece quasi sentire in colpa per il mio orologio da quattro soldi! Però poi…
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Poi sono andato in Calabria, vicino Crotone, e parlando con un agricoltore, mi ha detto che per lui essere ricco significava avere la terra per sfamare la famiglia e non doversi preoccupare del domani. Capisci? Due mondi diversi.
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Quindi, secondo la mia esperienza (e sottolineo MIA), se guadagni 150.000 euro netti all’anno e hai un bel gruzzoletto da parte, diciamo un milione, beh, probabilmente sei più che agiato. Ma ricco… è una parola grossa. Forse dipende anche da cosa ci fai con quei soldi!
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Ad esempio: Conosco gente che con quella cifra si sente “normale” perché spende tutto in viaggi e vestiti firmati. Altri, invece, con molto meno vivono sereni e felici.
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Conclusione: La ricchezza è relativa, un po’ come la felicità!
Info extra: Quest’anno, con l’inflazione che c’è, forse quei 150.000 euro non bastano più! Magari ne servono 170.000… chi lo sa!
Quanti soldi ci vogliono per vivere bene in Italia?
Sai, pensandoci stanotte, 1580 euro al mese… boh. A Roma, dove vivo io, non so se bastano, eh. Magari in un paesino, tranquillo, potrebbe andare. Ma qui…
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Affitto: solo l’affitto di un bilocale decente, vicino a qualcosa, sali già a 800, 900 euro, facilmente. Quello che ho io, un po’ vecchio ma in zona abbastanza tranquilla, mi costa 750.
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Bollette: un incubo. Quest’anno, con l’energia alle stelle, ho speso un patrimonio, almeno 250 euro al mese. Acqua e gas… altro che.
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Cibo: poi c’è da mangiare. Se non ti fai il pane in casa, e ti limiti a cose normali, metti almeno altri 400-500 euro. Io cerco di limitarmi, ma a volte è dura.
È difficile, davvero. Vivo da solo, e a volte faccio fatica ad arrivare a fine mese, anche gestendo tutto al minimo. 1580 euro? Magari per una coppia potrebbe andare, ma da solo, in una città come Roma… è dura. Mi sento stanco.
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Trasporti: poi ci sono i mezzi, che a Roma costano un occhio della testa. Abbonamento mensile, spese extra per qualche taxi di emergenza, almeno 50/70 euro.
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Salute: non è compreso, e le visite mediche private costano un botto.
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Spese impreviste: poi… le spese impreviste. Un guasto all’impianto idraulico, una riparazione… e sono dolori.
Insomma, questi 1580 euro sono una bella cifra, ma la realtà, almeno per me, è molto diversa.
Quando uno stipendio è considerato alto in Italia?
Ah, la domanda da un milione di euro (che, ironicamente, molti italiani non vedranno mai!). Quando uno stipendio è “alto” in Italia?
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Sopra i 60.000 euro lordi: Sei nell’Olimpo, un club esclusivo frequentato da solo l’1,6 milioni di persone. Praticamente, sei un unicorno che fa la spesa al supermercato.
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Sotto i 20.000 euro: Benvenuto nel club della maggioranza. Qui si affilano le unghie per arrivare a fine mese e si sognano vacanze esotiche leggendo depliant.
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Tra i 20.000 e i 30.000 euro: Sei nella terra di mezzo. Abbastanza per vivere, non abbastanza per sognare in grande. Perfetto per un caffè amaro e un sospiro esistenziale. Il 76% degli italiani è qui, quindi almeno non sei solo!
Scherzi a parte, questi dati ci dicono che il divario è ampio come la Via Appia. E mentre alcuni nuotano nell’oro, altri si arrangiano con l’acqua. La prossima volta che sentite parlare di “ripresa economica”, ricordatevi di questi numeri e chiedetevi: ripresa per chi?
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