Quanto guadagna la UEFA da Champions League?
Il colosso UEFA: un fatturato da 4,4 miliardi di euro grazie alle competizioni per club
La UEFA, l’organo di governo del calcio europeo, si appresta a registrare un fatturato lordo record per le sue competizioni per club nel ciclo 2024/25. Si prevede infatti un incasso di ben 4,4 miliardi di euro, un incremento significativo rispetto ai 3,5 miliardi del ciclo appena concluso (2023/24). Questo dato, di per sé impressionante, evidenzia la crescente forza economica del calcio europeo a livello continentale e il ruolo centrale della UEFA nella sua gestione e nel suo sfruttamento commerciale.
Sebbene la cifra complessiva sia quella che cattura l’attenzione, la suddivisione interna fra le diverse competizioni rimane un dato non pubblicamente disponibile in dettaglio. È certo che la Champions League, la massima competizione per club, rappresenta la fonte principale di questo ingente ricavo, generando una quota lion’s share del fatturato totale. La sua popolarità globale, il livello di gioco elevato e la conseguente attrazione di sponsor e audience televisive a livello mondiale contribuiscono a questo predominio.
Europa League e Conference League, pur generando entrate significative, contribuiscono in misura minore al fatturato complessivo. La loro funzione, oltre alla competizione sportiva, è quella di creare una scala gerarchica di competizioni, offrendo ai club la possibilità di accedere a un premio in denaro crescente in base ai propri successi, aumentando così la partecipazione e l’interesse generale nel sistema UEFA. La Supercoppa UEFA, pur essendo un evento singolo, contribuisce con una cifra, seppur minore, al totale, rappresentando un appuntamento di prestigio per i club vincitori delle due competizioni principali.
Questo costante incremento del fatturato permette alla UEFA di reinvestire una parte consistente dei ricavi nello sviluppo del calcio europeo a tutti i livelli. Si pensi agli investimenti nella formazione di giovani calciatori, nel miglioramento delle infrastrutture e nel sostegno ai club di diverse dimensioni, creando così un ecosistema più equilibrato e sostenibile. Tuttavia, la distribuzione di questi fondi e la sua equità restano oggetto di dibattito, con le critiche rivolte alla possibile concentrazione di risorse nelle squadre più ricche e influenti.
In definitiva, i 4,4 miliardi di euro previsti per il ciclo 2024/25 rappresentano una pietra miliare per la UEFA, confermando la sua posizione di attore dominante nel panorama calcistico europeo e mondiale. Tuttavia, la sfida futura risiede nella capacità dell’organismo di gestire in modo trasparente ed equo questo enorme potere economico, assicurando una crescita sostenibile e inclusiva per tutto il sistema calcistico. La gestione di questo successo e la sua distribuzione responsabile determineranno il futuro del calcio europeo negli anni a venire.
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