Quanto si guadagna con la qualificazione alla Champions?

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La qualificazione alla fase a gironi di Champions League garantisce a ciascun club 25,64 milioni di euro, suddivisi in acconto e saldo finale. Ulteriori bonus, variabili in base ai risultati (vittorie e pareggi), arricchiscono il guadagno per ogni partita giocata.
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Oltre i 25 milioni: il tesoro nascosto della Champions League

La qualificazione alla fase a gironi della UEFA Champions League non è solo un traguardo sportivo di prestigio, ma anche un’iniezione di liquidità che può cambiare le sorti di un club. La cifra, ufficialmente comunicata, di 25,64 milioni di euro per ogni squadra partecipante alla competizione, rappresenta solo la punta dell’iceberg di un sistema economico complesso e altamente remunerativo. Questo importo, suddiviso tra un acconto iniziale e un saldo finale a fine fase a gironi, costituisce una base solida su cui si innestano ulteriori guadagni, la cui entità dipende strettamente dalle prestazioni sul campo.

Si tratta di un meccanismo ben studiato, che premia l’eccellenza e stimola la competitività. Ogni vittoria nella fase a gironi rappresenta un’ulteriore entrata nelle casse del club, a cui si aggiungono bonus per ogni pareggio conquistato. Questi importi aggiuntivi, pur non essendo di facile quantificazione in anticipo data la variabilità dei risultati, rappresentano una componente significativa del guadagno complessivo. Una squadra che domina il proprio girone, collezionando vittorie su vittorie, può incrementare notevolmente il proprio introito, potenzialmente raddoppiando o addirittura triplicando la cifra base dei 25,64 milioni di euro.

Ma il discorso non si ferma qui. La qualificazione agli ottavi di finale, ai quarti, alle semifinali e, naturalmente, alla finale, comporta l’assegnazione di ulteriori bonus, sempre più cospicui man mano che si avanza nelle fasi eliminatorie. Questi premi, di gran lunga superiori ai guadagni della fase a gironi, possono ribaltare completamente il bilancio di una stagione, trasformando una partecipazione apparentemente modesta in una vera e propria manna finanziaria.

Infine, non si può dimenticare l’impatto economico indiretto della Champions League. La visibilità internazionale, l’aumento del valore del brand del club e la maggiore attrattività per sponsor e investitori sono fattori che, seppur difficili da quantificare precisamente, contribuiscono a generare ricchezza a lungo termine. La partecipazione alla massima competizione europea rappresenta, dunque, un volano economico di straordinaria potenza, capace di influenzare non solo le sorti del club in campo, ma anche il suo futuro finanziario e la sua stessa crescita a livello globale. I 25,64 milioni di euro sono solo il punto di partenza di un percorso che, per le squadre più ambiziose e performanti, può tradursi in guadagni davvero eccezionali.