Quanto vale la partecipazione alle Champions?

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La partecipazione alla UEFA Champions League può portare significativi guadagni economici per i club partecipanti. Sebbene i ricavi ufficiali debbano ancora essere confermati, la qualificazione alla Champions League può fruttare dai 30,2 milioni di euro per il quarto posto ai 28,7 milioni di euro per il quinto posto.

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Il tesoro della Champions: quanto vale davvero partecipare?

La UEFA Champions League non è solo il palcoscenico più prestigioso del calcio europeo, ma rappresenta anche una fondamentale fonte di ricavi per i club che vi partecipano. Benché le cifre esatte varino di anno in anno e vengano ufficializzate solo al termine della competizione, la qualificazione alla fase a gironi rappresenta un vero e proprio tesoro, con importi che possono raggiungere decine di milioni di euro, cruciali per la stabilità finanziaria e gli investimenti futuri.

A differenza di quanto riportato da alcune fonti, non esiste un premio fisso legato al piazzamento in campionato che garantisce l’accesso alla Champions. Il meccanismo di distribuzione dei premi è infatti complesso e si basa su diversi fattori, rendendo impossibile stabilire a priori l’esatta cifra che un club incasserà.

La somma finale è determinata da una combinazione di:

  • Market pool: una quota proporzionale al valore del mercato televisivo del paese di appartenenza del club. Nazioni con campionati più seguiti, come Inghilterra, Spagna, Germania e Italia, generano un market pool più consistente, garantendo maggiori introiti alle squadre qualificate.
  • Risultati sportivi: vittorie e pareggi nella fase a gironi e nelle successive fasi ad eliminazione diretta contribuiscono significativamente al montepremi finale. Avanzare nel torneo significa quindi non solo prestigio, ma anche un incremento sostanziale dei guadagni.
  • Ranking storico: un coefficiente basato sulle performance nelle precedenti edizioni della Champions League. Club con una storia ricca di successi in Europa ricevono una quota maggiore rispetto a quelli con un passato meno glorioso nella competizione.
  • Bonus partecipazione: una somma fissa garantita a tutte le squadre che si qualificano alla fase a gironi, che rappresenta comunque una base importante.

Pertanto, mentre affermare che il quarto o il quinto posto garantiscono rispettivamente 30,2 o 28,7 milioni di euro è semplicistico e potenzialmente fuorviante, è indubbio che la qualificazione alla Champions League rappresenti una vitale iniezione di liquidità. Questi fondi possono essere reinvestiti nell’acquisto di nuovi giocatori, nel miglioramento delle infrastrutture o nel consolidamento del bilancio societario, creando un circolo virtuoso che alimenta ulteriormente l’ambizione di raggiungere il palcoscenico europeo.

La corsa alla Champions, dunque, non è solo una questione di prestigio e gloria sportiva, ma anche una battaglia economica fondamentale per la sopravvivenza e la crescita dei club nel panorama calcistico moderno. Comprendere il complesso meccanismo di distribuzione dei premi è cruciale per valutare appieno l’importanza di questa competizione e l’impatto che ha sul futuro delle società coinvolte.