Che cambia tra latte 1 e 2?

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Il testo evidenzia due tipi principali di latte artificiale:

  • Tipo 1 o di partenza: per neonati da 0 a 6 mesi.
  • Tipo 2 o di proseguimento: per bambini da 6 mesi allanno di vita.
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Latte 1 e Latte 2: Un’evoluzione nutrizionale per il tuo bambino

La scelta del latte artificiale per il proprio bambino può essere un compito arduo, soprattutto per i genitori alle prese con la miriade di opzioni disponibili sul mercato. Due categorie principali spiccano in questa scelta: il latte di tipo 1, o di partenza, e il latte di tipo 2, o di proseguimento. Sebbene entrambi siano progettati per fornire al neonato il nutrimento necessario, differiscono significativamente nella composizione, riflettendo le mutevoli esigenze nutrizionali del bambino durante i primi mesi di vita.

Il latte di tipo 1, o di partenza, è formulato per soddisfare i bisogni dei neonati da 0 a 6 mesi. In questa fase, il sistema digestivo del bambino è ancora immaturo e necessita di nutrienti altamente biodisponibili e facilmente digeribili. Di conseguenza, il latte 1 presenta una concentrazione di proteine del siero del latte più elevata rispetto al latte 2, facilmente assimilabile dal piccolo organismo. La presenza di specifici nucleotidi, prebiotici come i GOS/FOS (Galatto-oligosaccaridi/Frutto-oligosaccaridi) e una precisa combinazione di vitamine e minerali, contribuisce alla crescita e allo sviluppo ottimale del sistema immunitario, ancora in fase di formazione. La composizione del latte 1 è studiata per imitare, per quanto possibile, le caratteristiche del latte materno.

Il latte di tipo 2, o di proseguimento, entra in gioco a partire dai 6 mesi di età, quando il bambino inizia lo svezzamento e la sua dieta si arricchisce gradualmente di alimenti complementari. Questa transizione si riflette nella composizione del latte 2. La concentrazione proteica, pur rimanendo elevata, viene leggermente modificata, con un aumento della proporzione di proteine del caseinato rispetto al siero. Questa variazione, seppur graduale, facilita la digestione in una fase in cui il bambino sta introducendo nuove consistenze e sapori. Inoltre, il contenuto di ferro, fondamentale per la crescita e lo sviluppo, viene spesso incrementato nel latte 2, in previsione di un apporto di ferro meno consistente proveniente esclusivamente dal latte. La presenza di prebiotici e di una particolare combinazione di vitamine e minerali continua a supportare il sistema immunitario in continua evoluzione.

È fondamentale sottolineare che il passaggio dal latte 1 al latte 2 deve avvenire solo dopo i sei mesi di età e sotto la supervisione del pediatra. Il medico saprà valutare lo sviluppo del bambino e consigliare il tipo di latte più adatto alle sue specifiche esigenze, considerando fattori quali peso, crescita e eventuali problematiche di salute. Il latte 2 non sostituisce completamente l’apporto nutrizionale fornito dagli alimenti solidi introdotti durante lo svezzamento; è un completamento, un supporto alla crescita e allo sviluppo del bambino in questa delicata fase di transizione. La scelta del latte artificiale, dunque, non è solo una questione di praticità, ma una decisione importante che richiede un’attenta valutazione e un dialogo costante con il pediatra.