Che cos'è il tannino nei vini?

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I tannini del vino, polifenoli vegetali, fungono da meccanismo di difesa naturale contro parassiti e malattie. Presenti nelluva, conferiscono al vino la sua tipica astringenza e contribuiscono al suo invecchiamento e alla sua complessità. La loro presenza varia a seconda del tipo di uva e del processo di vinificazione.
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I tannini nei vini: l’essenza dell’astringenza e dell’invecchiamento

Immergiti nell’affascinante mondo dei tannini del vino, sostanze vegetali che conferiscono a questo nettare inebriante la sua caratteristica astringenza e profondità. Questi polifenoli sono i custodi naturali delle uve, proteggendole dai predatori e dalle malattie.

Dall’uva al vino

I tannini provengono dalle bucce e dai vinaccioli dell’uva. Durante la vinificazione, vengono estratti nel vino attraverso il contatto con le uve durante la macerazione. La quantità e il tipo di tannini presenti dipendono dal vitigno, dalle condizioni di crescita e dal processo di vinificazione.

L’astringenza del vino

L’astringenza, quella sensazione di secchezza che avvertiamo in bocca quando beviamo un vino ricco di tannini, è causata dall’interazione dei tannini con le proteine della saliva. Questo legame crea una pellicola protettiva sulla lingua e sul palato, inducendo il senso di asciugamento.

Il ruolo nell’invecchiamento

I tannini svolgono un ruolo cruciale nell’invecchiamento del vino. Agiscono come antiossidanti, proteggendo il vino dall’ossidazione e preservandone il colore, l’aroma e il sapore. Inoltre, i tannini formano complessi con gli altri componenti del vino, sviluppando aromi e sapori più complessi nel tempo.

Varietà di tannini

Esistono diversi tipi di tannini nei vini, ognuno con le sue caratteristiche distintive:

  • Tannini catechinici: Tipici dei vini rossi, conferiscono un’astringenza più marcata e sono responsabili della sensazione di secchezza in bocca.
  • Tannini proantocianidici: Presenti in grandi quantità anche nei vini rossi, questi tannini sono meno astringenti e contribuiscono alla morbidezza e alla complessità del vino.
  • Tannini ellagici: Trovati in alcuni vini rossi e bianchi, questi tannini hanno un’astringenza più sottile e aggiungono note speziate.

L’influenza del terroir e della vinificazione

Il contenuto di tannini varia notevolmente a seconda del terroir, ovvero l’ambiente geografico in cui viene coltivata l’uva. I fattori climatici, come la temperatura e le precipitazioni, influenzano la concentrazione e il tipo di tannini presenti nell’uva.

Anche il processo di vinificazione può influenzare il contenuto di tannini. La macerazione a contatto con le bucce e i vinaccioli per periodi più lunghi estrae più tannini, mentre fermentazioni a temperature più basse possono estrarne di meno.

Abbinamenti di vino

La presenza di tannini influisce sugli abbinamenti gastronomici del vino. I vini con tannini elevati si abbinano bene a piatti grassi e carni rosse, poiché l’astringenza può contrastare la ricchezza del cibo. I vini con tannini più morbidi si abbinano meglio a piatti più leggeri, come pesce e verdure.

In conclusione, i tannini nei vini sono un aspetto essenziale dell’esperienza di degustazione. La loro presenza conferisce astringenza, favorisce l’invecchiamento e aggiunge complessità al vino. Comprendere i tannini ti aiuterà ad apprezzare meglio la vasta gamma di sfumature e sapori offerti dai vini di tutto il mondo.