Che vuol dire 100% vegetale?

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Prodotto adatto a vegani e vegetariani, contenente ingredienti di origine vegetale, ma potenzialmente anche sostanze minerali (acqua, sale, alghe, miceti).

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Oltre la foglia: Decifrare il significato di “100% vegetale”

L’etichetta “100% vegetale” sta diventando sempre più comune sugli scaffali dei supermercati, seducendo consumatori attenti alla propria alimentazione e all’impatto ambientale. Ma cosa significa realmente questa dicitura? Dietro la semplicità apparente si cela una complessità che merita di essere analizzata.

A prima vista, la frase sembra inequivocabile: solo ingredienti derivati dal regno vegetale. E in effetti, per molti prodotti, questa interpretazione è corretta. Pensiamo a un vasetto di pesto: basilico, pinoli, aglio, olio d’oliva… tutto proviene da fonti vegetali. La dichiarazione “100% vegetale” su un simile prodotto è chiara e trasparente.

Tuttavia, la faccenda si complica se consideriamo l’ampiezza del termine “vegetale”. La definizione comunemente intesa, che esclude prodotti di origine animale, è un punto di partenza, ma non esaurisce il quadro. L’etichetta “100% vegetale” può includere, infatti, anche sostanze che, pur non proveniendo direttamente da piante in senso stretto, sono considerate di origine naturale e non animale.

Facciamo degli esempi: l’acqua, componente essenziale di molti alimenti trasformati, è ovviamente di origine naturale e non di origine animale. Analogamente, il sale, anche se estratto da miniere, non presenta derivati animali. Anche le alghe, organismi acquatici fotosintetici, e i miceti, come i funghi, rientrano nella definizione di “vegetale” in questo contesto più ampio, nonostante non siano piante superiori.

Questo spiega perché un prodotto dichiarato “100% vegetale” potrebbe contenere, ad esempio, sale marino, estratti di alghe utilizzate come addensanti o conservanti, o persino lieviti (funghi unicellulari) nel processo di lievitazione. Queste sostanze, pur non appartenendo alla categoria delle piante nel senso botanico del termine, sono comunque considerate “vegetali” nell’ambito della produzione alimentare, in quanto non utilizzano componenti di origine animale.

La conseguenza di questa ampia interpretazione è che il termine “100% vegetale” non è sinonimo di “100% pianta”. È fondamentale, quindi, per i consumatori più esigenti, verificare sempre la lista degli ingredienti per assicurarsi che il prodotto soddisfi le proprie esigenze specifiche. Un vegano, ad esempio, troverà facilmente prodotti adatti tra quelli etichettati “100% vegetale”, ma dovrà comunque controllare la lista ingredienti per escludere la presenza di eventuali sostanze di dubbia provenienza.

In conclusione, “100% vegetale” è un termine utile, ma non esaustivo. La sua interpretazione richiede una comprensione più profonda di ciò che esso implica, spingendo il consumatore ad una lettura attenta della lista ingredienti per una scelta consapevole e informata.