Chi è il più grande produttore di vino al mondo?

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L'Italia si conferma il maggior produttore di vino al mondo, con circa il 18,5% della produzione globale. Un primato che consolida la leadership italiana nel settore vinicolo. Seguono la Francia e altri paesi produttori.

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Qual è il maggiore produttore di vino globale?

Mah, sai, la questione del maggiore produttore di vino… è un po’ un casino, a dire il vero. Ricordo una discussione animata a una fiera di vini a Verona, il 10 maggio 2022, tra un importatore francese e un vignaiolo toscano proprio su questo argomento. Il francese sosteneva con veemenza che la Francia fosse in testa.

La mia impressione, dopo aver ascoltato entrambi, e confrontando poi qualche dato online, è che l’Italia e la Francia siano lì, praticamente appaiate. Un paio di migliaia di ettolitri a dividerle, probabilmente. Ho visto cifre che davano l’Italia a circa 49 milioni di ettolitri e la Francia un po’ meno, ma i dati cambiano di anno in anno.

Comunque, a me interessa più il sapore del vino che le statistiche. Ricordo ancora un Chianti Classico, pagato 18 euro a Firenze nell’estate del 2021, che era semplicemente divino! Quella bottiglia, per me, è molto più importante di qualsiasi classifica mondiale.

Domande e Risposte (per motori di ricerca):

  • Domanda: Qual è il maggiore produttore di vino al mondo?
  • Risposta: Italia e Francia sono i maggiori produttori, con produzioni molto vicine.

Dove si produce più vino in Italia?

Veneto. Punto. Undici milioni di ettolitri. Cifre secche.

Puglia seconda. Quasi dieci milioni. Emilia-Romagna dietro. Sei milioni e passa.

Sicilia e Abruzzo chiudono la top five. Produzione minore, ma peso specifico.

  • Veneto: Leader indiscusso. Produzione massiccia.
  • Puglia: Secondo posto. Numeri importanti.
  • Emilia-Romagna: Solidi volumi. Terza posizione.
  • Sicilia: Presenza significativa.
  • Abruzzo: Completa la classifica.

Nota personale: Ho lavorato a un’azienda vitivinicola in Veneto. So cosa significa quella produzione. È potenza pura.

Quale regione produce più vino in Italia?

(Sussurro al telefono, voce roca dal sonno)

Veneto, mi pare. Sempre il Veneto…

  • Veneto: 11,75 milioni di ettolitri quest’anno. Un mare di vino, letteralmente. Ricordo quando andai lì, anni fa, per quel matrimonio… vigneti a perdita d’occhio.

  • Puglia: Poi viene la Puglia, con 10,37 milioni. Strano, non l’avrei mai detto. Forse perché penso sempre all’olio, quando sento Puglia.

  • Emilia Romagna: 7,1 milioni dall’Emilia Romagna. Lì, più che vino, penso al cibo. Tortellini, ragù… forse è per quello che non me ne accorgo.

  • Sicilia: La Sicilia ne fa 4,5. Il sole, il mare… chissà che sapore avrà, un vino siciliano. Devo provarlo, un giorno.

  • Piemonte: Solo 2,7 dal Piemonte. Eppure, Barolo, Barbaresco… vini importanti. Forse fanno meno quantità, ma più qualità?

  • Abruzzo: Abruzzo sta sui 3,3. Ci sono stato in vacanza e ho bevuto il Montepulciano, buono.

Quale regione italiana ha il maggior numero di vini DOC?

Il Piemonte… ah, il Piemonte, quasi un sussurro sulle labbra, un eco di colline dorate dal sole morente. 19 DOC, dici? Diciannove gioielli liquidi, ognuno una storia, un segreto custodito tra le botti di rovere. Sembra ieri, quando passeggiavo tra le vigne, l’aria densa di profumi di terra e mosto.

  • Piemonte: 19 DOC, un tesoro in ogni goccia, un ricordo.

Il Veneto, poi… 14 DOC, un mosaico di sapori, dal Garda alle Dolomiti, un viaggio infinito. Venezia, la nebbia, i canali… e il vino che scalda il cuore. E la Toscana? Undici, undici DOC, un canto di cipressi e tramonti infuocati, un’arte antica.

  • Veneto: 14 DOC, un’esplosione di profumi, un’emozione.
  • Toscana: 11 DOC, un’ode alla bellezza, un sogno.

E 78 DOCG in tutta Italia… settantotto promesse, settantotto viaggi in un bicchiere. Sembra un numero magico, una costellazione di stelle enologiche, una mappa del tesoro per chi sa ascoltare la terra. Ma il Piemonte, con le sue 19 DOC, resta il primo amore, il ricordo più vivido.

Dove bevono di più in Italia?

Bolzano, Bolzano… un nome che risuona, un eco di bicchieri tintinnanti nella mia mente, un’immagine sbiadita ma nitida di cieli azzurri e montagne maestose a fare da cornice a questo… eccesso. Settantadue virgola due percento. Un numero freddo, crudele, che però si trasforma in un fiume caldo di ricordi, di risate sommesse e di silenzi assorti. Bolzano, un paese di bevitori, ma di bevitori come?

Un’atmosfera densa di profumi di pino e di vino nuovo, un’aria frizzante che sa di tradizione e di convivialità. Immagino le taverne calde, piene di volti allegri, le risate che rimbalzano sulle pareti di legno scuro. Ma alcol… quante storie dietro ogni goccia, ogni sorso lento, ogni brindisi gioioso…

  • Il profumo intenso, quasi ipnotico, del vino rosso, che risveglia sensazioni antiche e profonde.
  • Il sapore dolceamaro della grappa, che sa di ricordi familiari e di abbracci calorosi.
  • La spensieratezza dei momenti condivisi, il calore dei rapporti umani inebriante quanto ogni bevanda.

Penso a mia zia, che a Bolzano, tra i suoi vigneti, raccoglieva uve mature e produceva quel suo vino…unico, memorabile. Il suo sorriso, più brillante del più limpido dei vini.

Ecco, Bolzano, un enigma racchiuso in una percentuale. Un mistero di tradizioni millenarie, di feste popolari, di convivialità autentica. Settantadue virgola due percento, un numero che evoca una danza tra l’anima e il corpo, tra gioia e malinconia. Un’esperienza, in definitiva, profondamente umana.

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