Come cuocere due pizze surgelate in forno?

1 visite

Cottura Pizza Surgelata: Forno a 200-220°C (modalità statica o ventilata). Estrarre dalla confezione e cuocere secondo le istruzioni. Croccantezza garantita!

Commenti 0 mi piace

Come cuocere 2 pizze surgelate nel forno?

Due pizze surgelate? Ci provo. Forno a 200 gradi, ventilato.

Una volta, tipo il 15 luglio, ho bruciacchiato due pizze Buitoni. Le avevo lasciate 5 minuti di più. Costo? 4 euro buttati. Forno statico, che errore.

Ora uso sempre il ventilato. A 220 gradi, massimo 15 minuti. Dipende dalla pizza. Quelle con mozzarella di bufala ci mettono meno.

Ricordo una sera d’inverno, era il 20 gennaio. Freddo cane. Avevo comprato due pizze margherita al discount, 1,50 euro l’una. Cottura perfetta, 12 minuti. Croccanti.

Domande e risposte:

Domanda: Come cuocere due pizze surgelate in forno?

Risposta: Preriscaldare il forno a 200-220°C. Togliere le pizze dalla confezione. Cuocere per il tempo indicato, in modalità statica o ventilata.

Come cuocere due pizze contemporaneamente?

Due pizze? Un balletto.

  • Primo atto: Una pizza nel forno, ripiano basso. Il calore dal basso, un abbraccio.
  • Cambio scena: La prima sale. La seconda entra in scena, giù. Così è la vita.
  • Filosofia spicciola: Il tempo è relativo. Dipende da chi aspetti la pizza.
  • Trucco: Pietra refrattaria. Accorcia le distanze. Calore uniforme. Cambia tutto.
  • Occhio: Rotazione. Necessaria. Evita tragedie. Bruciature.
  • Aneddoto: Mia nonna usava due forni. Diceva, “uno non basta mai”. Aveva ragione.

Dettagli:

La pietra refrattaria, preriscaldata per un’ora, fa miracoli. Temperatura del forno al massimo (250°C?). A volte, uso la funzione “ventilato”. Non sempre. Dipende dall’umore. Se hai un forno a legna, beh, invidiami.

Come rendere la pizza surgelata più buona?

Per avvicinarsi al gusto di una pizza napoletana usando una surgelata, la tecnica dell’olio e acqua è un buon inizio, ma non sufficiente. L’olio, di qualità ovviamente – io preferisco un extravergine pugliese – aggiunge aroma e aiuta a creare una crosticina più croccante in cottura. L’acqua, invece, idrata la pasta, contrastando la secchezza tipica del prodotto congelato.

Ricorda però che la base è fondamentale: una pizza surgelata, per sua natura, presenta una diversa struttura molecolare rispetto all’impasto fresco. La maglia glutinica è compromessa dal processo di congelamento e scongelamento, influenzando la consistenza finale.

Quindi, oltre all’olio e all’acqua, considera questi punti:

  • Cottura: Un forno ventilato a temperatura alta (250°C o più, se il tuo forno lo permette) per pochi minuti, per una crosticina più alveolata e una cottura rapida che evita la “gommosità”. Io, ad esempio, utilizzo la pietra refrattaria: un investimento che ripaga in termini di croccantezza.

  • Condimenti: La qualità degli ingredienti è essenziale. Usa pomodoro San Marzano DOP, mozzarella di bufala campana (o una buona alternativa), e basilico fresco.

In definitiva, migliorare una pizza surgelata significa lavorare su più fronti: idratazione, cottura e, soprattutto, materie prime di qualità. È un’operazione che richiede un po’ di attenzione, ma il risultato è una pizza decisamente più appetibile.

Nota aggiuntiva: La lievitazione è un processo complesso che non può essere replicato perfettamente con una pizza surgelata. Un’alta temperatura di cottura e una breve durata aiutano a mascherare le imperfezioni della pasta, mimando parzialmente la lievitazione. Il mio consiglio è di sperimentare con diversi tipi di forno e temperature per ottenere il risultato migliore.

#Cuocere Pizza #Forno Pizza #Pizza Surgelata