Come lasciare posate?

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Per una pausa durante la portata, disponete le posate orizzontalmente sul piatto. A pasto concluso, posizionatele verticalmente o leggermente inclinate, a ore 5:25 circa, con i rebbi della forchetta rivolti verso lalto.
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L’Arte Discreta di Posare le Posate: Un Manuale di Buona Educazione a Tavola

L’arte della tavola va ben oltre la semplice scelta delle stoviglie. Un aspetto spesso sottovalutato, ma che contribuisce in modo significativo alla percezione di eleganza e savoir-faire, è la corretta disposizione delle posate. Un gesto apparentemente banale, ma che, eseguito con consapevolezza, comunica ai commensali e al personale di servizio informazioni preziose sul proprio stato di avanzamento nel pasto. Evitare di lasciare le posate in modo confuso, quindi, non è solo una questione di estetica, ma di cortesia e chiarezza.

Posare le posate, infatti, non è solo un gesto meccanico, ma una vera e propria forma di comunicazione non verbale. Durante un pasto formale, o anche semplicemente in una cena tra amici, saperlo fare bene dimostra attenzione al dettaglio e rispetto per gli altri presenti.

Immaginiamo di essere a metà di una portata: un’improvvisa telefonata ci interrompe. Cosa fare delle posate? In questo caso, la regola d’oro è la posizione orizzontale. Le posate, forchetta e coltello, vanno disposte parallelamente sul piatto, con i manici rivolti verso noi. Questo segnale chiaro e inequivocabile indica una pausa temporanea, comunicando al personale di servizio di non rimuovere il piatto. La posizione delle posate, quindi, agisce da “segnale di attesa”.

Ma cosa accade quando il pasto volge al termine? Qui la disposizione cambia significativamente. Una volta terminata la consumazione, le posate devono essere poste verticalmente, o, per essere più precisi, leggermente inclinate, formando un angolo approssimativo corrispondente alle ore 5:25 di un orologio immaginario posizionato sul piatto. I rebbi della forchetta e la lama del coltello devono essere rivolti verso l’alto. Questo gesto, apparentemente sottile, comunica in modo inequivocabile al personale di servizio che il pasto è concluso e che il piatto può essere rimosso.

La precisione nella posizione non è un capriccio estetico, ma una convenzione che facilita la gestione del servizio. Un piatto con le posate disposte in modo errato potrebbe portare a incomprensioni e rallentamenti nel servizio.

In conclusione, padroneggiare l’arte di posare le posate è un dettaglio che, seppure piccolo, contribuisce a creare un’atmosfera di raffinatezza e armonia a tavola. È un gesto di rispetto, un linguaggio silenzioso che parla di educazione e attenzione nei confronti degli altri. Imparare queste semplici regole, quindi, non è solo un esercizio di stile, ma un’opportunità per arricchire la propria cultura del buon gusto e della convivialità.