Come posso riscaldare le lasagne senza seccarle?

Riscaldare le lasagne… eh, chi non si è ritrovato con un mattone stopposo al posto di quel capolavoro di strati morbidi e gustosi? A me è successo, più di una volta, giuro! Che delusione… Ti ricordi quella lasagna della nonna? Quella con la besciamella che si scioglieva in bocca? Impossibile replicarla, ma almeno riscaldarla decentemente si può, no?

Io ormai ho il mio piccolo rituale. Prima di tutto, alluminio, tanto alluminio. Lo stendo con cura, come se stessi fasciando un neonato, non sto scherzando! Un vero e proprio tesoro da proteggere dalla furia seccante del forno. Ventilato, mi raccomando, a 180°. Ma… e qui viene il difficile. Ogni forno, lo sappiamo, ha la sua personalità. Il mio, per esempio, sembra avere un debole per bruciare tutto ciò che incontra sul suo cammino. Quindi, occhio! Controllo ogni dieci minuti, quindici al massimo. A volte, per sicurezza, metto anche un goccino d’acqua sul fondo della teglia. Un segreto rubato a mia zia, che con le lasagne ci sa fare. Aiuta a mantenere l’umidità, sapete? Che poi, diciamocelo, l’umidità è la chiave. Lasagne asciutte? No, grazie. Meglio un piatto di pasta in bianco. Già, a pensarci bene… Forse una volta ho anche esagerato con l’acqua e mi sono ritrovata con una lasagna tipo… minestrone! Insomma, ci vuole equilibrio. Ma con un po’ di pratica e di pazienza, vedrete, anche voi riuscirete a godervi le vostre lasagne del giorno dopo (o di due giorni dopo… chi lo sa!) come appena fatte. Che goduria, vero?