Come riscaldare la lasagna il giorno dopo?

Come conservare le lasagne per il giorno dopo?

Ok, vediamo… lasagne per domani, eh?

• Contenitore ermetico: Devo metterle in un contenitore ermetico, tipo quello grande di Tupperware che ho? Si, quello è perfetto.

• Senza schiacciarle! Oddio, spero ci stiano. Forse ne mangio un pezzettino ora così ne avanza di meno? No, dai, resisti!

• Durata: Due giorni in frigo. Due giorni… quindi se le faccio stasera, domani a pranzo sono perfette, no? Giusto.

• Mi sa che le copro con la pellicola prima di chiudere il contenitore, non si sa mai. Poi scrivo “LASAGNE – NON TOCCARE!” col pennarello.

• Ma poi mi chiedo… se le congelassi? No, dai, per un giorno non vale la pena. Però se avanzano ancora, magari le congelo a porzioni.

• Ah, devo ricordarmi di tirarle fuori dal frigo un po’ prima di scaldarle, sennò il forno ci mette un’eternità. Mezz’oretta prima? Forse anche di più, dipende da quanto sono fredde.

• Domani le scaldo nel forno, a 180 gradi per… boh, venti minuti? Devo controllarle. Ah, magari ci metto un po’ di parmigiano grattugiato sopra prima di infornarle, così fanno la crosticina! Mmm, che fame!

Come scaldare la lasagna nel microonde?

Ecco come faccio, quando la notte mi assale e ho bisogno di un conforto:

• Un pezzetto alla volta: Taglio una porzione, non tutta la teglia. Mi sembra quasi di rubare un ricordo.

• Piatto singolo: La metto su un piatto, uno di quelli che uso solo io. È come se fosse un piccolo segreto.

• Quattro minuti: Imposto il microonde a 600 watt. Quattro minuti, il tempo di guardare fuori dalla finestra.

• Piano con la potenza: È meglio non esagerare. Una volta ho bruciato tutto, un disastro. La besciamella è una traditrice.

Lo so che non è come appena fatta, quella fumante che mi preparava nonna. Ma almeno mi scalda un po’ l’anima, in queste notti lunghe. Sai, lei usava sempre il forno, mai il microonde. Diceva che rovinava tutto. Forse aveva ragione.

Come riscaldare la pasta al forno nel microonde?

Ah, la pasta al forno riscaldata… un’arte! Praticamente come resuscitare Lazzaro, ma in versione carboidrato. Ecco il trucco:

• Copertura strategica: Prendi un coperchio adatto al microonde, oppure usa la pellicola trasparente come se stessi avvolgendo un tesoro. Questo crea un effetto “sauna” che evita l’effetto “pasta del deserto”.

• Pazienza da certosino: Non sparare subito a mille! Scalda la pasta per intervalli di 2-3 minuti a potenza media, tipo un tiepido abbraccio. Controlla sempre, che non si sa mai, il microonde è una bestia strana.

Se la pasta sembra ancora un po’ triste, aggiungi un goccio di latte o di brodo, giusto per darle una sferzata di vitalità. Mia nonna diceva sempre: “Un po’ di umidità, e la pasta torna a cantare!” E fidati, la nonna ne sapeva una più del diavolo in fatto di carboidrati.

Bonus: Se hai tempo, puoi anche aggiungere una spolverata di formaggio grattugiato prima di scaldare, così si crea una crosticina golosa. Ma occhio, che poi non ti lecchi i baffi!