Come si chiama il capo di un ristorante?

Oltre il “Capo Cuoco”: Decifrare la Gerarchia in Cucina

Chi comanda in un ristorante? La risposta, sebbene sembri semplice, è più articolata di un singolo titolo. Mentre il termine “Capo Cuoco” è comunemente usato, il panorama culinario presenta una struttura gerarchica ben definita, con ruoli e responsabilità distinte. Dunque, chi è veramente il capo?

Il termine “Head Chef”, preso in prestito dall’inglese, è spesso utilizzato per indicare la figura apicale in cucina. Equivalente al francese “Chef de Cuisine”, questo professionista è responsabile della gestione completa dell’ambiente culinario. Non si limita a cucinare, ma orchestra l’intera brigata, dalla creazione del menu alla gestione degli ordini, dal controllo qualità all’approvvigionamento, fino alla formazione del personale. È il direttore d’orchestra di una sinfonia di sapori e profumi.

Tuttavia, in realtà, la denominazione del “capo” può variare a seconda delle dimensioni e dell’organizzazione del ristorante. In strutture più piccole, il “Capo Cuoco” può essere l’unica figura di riferimento, svolgendo sia mansioni manageriali che operative. In contesti più grandi e complessi, come ristoranti stellati o hotel di lusso, la gerarchia si amplia. Potremmo trovare un Executive Chef, responsabile di tutte le attività culinarie dell’intera struttura (che può includere più ristoranti), mentre lo Chef de Cuisine gestisce la cucina di un singolo ristorante.

Sotto di loro, si articola una brigata composta da diversi ruoli: Sous Chef (il vice del Capo Cuoco), Chef de Partie (responsabile di una specifica partita, come la pasticceria o la griglia), e infine gli aiutanti di cucina, come i Commis de Cuisine.

Quindi, chiamare semplicemente “Capo Cuoco” il responsabile di una cucina può essere riduttivo. La complessità del mondo ristorativo richiede una struttura precisa, dove ogni figura contribuisce al successo del locale con competenze specifiche. La prossima volta che vi trovate in un ristorante, pensate a tutta l’organizzazione che si cela dietro ogni piatto, orchestrata da una figura che, a prescindere dal titolo, è il vero e proprio “capo” di quella particolare esperienza culinaria.