Come si chiama una bottiglia da 15 litri?

Quindici litri? Ma dai! Una bottiglia da quindici litri… come si chiamava, già? Ah sì, Nabucodonosor. Che nome, eh? Suona così… potente. Mi ricorda quelle immagini delle rovine babilonesi, gigantesche, imponenti, sapete? Come quelle foto che ho visto al museo, con quelle colonne enormi… e poi, i giardini pensili, leggendari! Immaginatevi solo la bottiglia, alta quasi come me, forse di più! Un vero mostro di vetro.

Stapparne una… beh, non l’ho mai fatto, ma penso che sarebbe qualcosa di spettacolare. Una festa, una cosa da raccontare ai nipoti, “Ricordate quella volta, con quella bottiglia gigante…?” Magari con gli amici, quelli veri, quelli che ti ridono in faccia quando racconti le tue pazzie, ma poi ti aiutano a pulire il casino dopo. Che risate!

E il vino dentro? Chissà che sapore! Un vino invecchiato così a lungo, in una bottiglia del genere… deve essere qualcosa di unico, no? Quasi sacrilego aprirla, come profanare un’opera d’arte. Mia nonna, poveretta, aveva una bottiglia di limoncello fatta da suo zio, piccola, eh, niente a che vedere con questo Nabucodonosor, ma la teneva come un tesoro. Diceva che il sapore cambiava con gli anni, che diventava sempre più… intenso. Mi chiedo se con un Nabucodonosor sia lo stesso… o forse di più! Un’esperienza, sicuramente. Una di quelle che ti rimangono impresse, sapete? Una di quelle che racconti poi, un po’ esagerando, ma con il cuore pieno.