Come si riconosce la farina di grano duro?

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Il grano duro si distingue per le sue lunghe reste e per i chicchi allungati e spigolosi. Questi chicchi possiedono una consistenza particolarmente dura, rendendoli resistenti alla rottura. Questa caratteristica deriva dalla sua composizione e lo differenzia dal grano tenero.

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Oltre l’aspetto: un’indagine sensoriale sulla farina di grano duro

La farina di grano duro, protagonista indiscussa della pasta italiana di qualità, si distingue per caratteristiche organolettiche e fisiche spesso sottostimate. Mentre la semplice osservazione del chicco di grano duro, con le sue lunghe reste e la forma allungata e spigolosa, fornisce un primo indizio, la vera distinzione risiede in una più approfondita analisi sensoriale e in un’attenta considerazione delle sue proprietà chimico-fisiche.

La durezza del chicco, evidente al tatto, è una delle chiavi per identificare il grano duro. Questa consistenza robusta, ben diversa dalla morbidezza del grano tenero, è determinata dalla composizione del suo endosperma, ricco di proteine. Questa maggiore concentrazione proteica si traduce in una farina che, a parità di peso, risulta più densa e compatta rispetto alla farina di grano tenero.

Ma l’aspetto visivo della farina stessa può offrire ulteriori indizi. La farina di grano duro, solitamente di colore giallo ambrato più o meno intenso a seconda della varietà e del grado di macinazione, presenta una granulosità più evidente rispetto a quella del grano tenero. Osservandola attentamente, si può notare una maggiore ruvidità al tatto, una sensazione di “grana” più pronunciata.

Un ulteriore elemento distintivo è il suo profumo. Una farina di grano duro di qualità sprigiona un aroma delicato, ma inconfondibile, che ricorda la terra e il grano appena raccolto, spesso con note leggermente dolci e tostate. L’assenza di profumi intensi o anomali è invece indice di buona qualità e freschezza.

Infine, l’impasto ottenuto con farina di grano duro si presenta più elastico e resistente, caratteristiche fondamentali per la realizzazione di una pasta che mantenga la sua consistenza anche dopo la cottura. Questa elasticità, dovuta all’alto contenuto di glutine, è fondamentale per la formazione della maglia glutinica, responsabile della tenuta della pasta e della sua tipica consistenza “al dente”.

In conclusione, identificare la farina di grano duro non si limita alla semplice osservazione del chicco. Un’analisi attenta, che coinvolga vista, tatto e olfatto, combinata con la conoscenza delle sue proprietà reologiche, permette di apprezzarne appieno la qualità e di distinguerla dalla farina di grano tenero, garantendo la scelta di materie prime di eccellenza per la preparazione di piatti autentici e gustosi.