Come si usa la teiera cinese?

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Per preparare il tè con una teiera cinese, dopo aver riscaldato la teiera e le tazze, si riempie la teiera di foglie di tè adatte al tipo di bevanda. Si versa acqua calda e, dopo un breve periodo, si scarta la prima infusione, una pratica detta sciacquo delle foglie per risvegliarne laroma.

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Il rituale della teiera cinese: un’arte antica per un piacere moderno

La teiera cinese, ben più di un semplice recipiente, è il cuore pulsante di un rituale antico, un’arte tramandata di generazione in generazione che trasforma la semplice preparazione del tè in un’esperienza sensoriale completa. Lontano dalla fretta del quotidiano, il suo utilizzo richiede pazienza, attenzione e rispetto per la foglia, elementi che si traducono in una tazza di tè dal sapore impareggiabile.

Il primo passo di questa danza silenziosa tra acqua e foglie è il riscaldamento. Non si tratta solo di portare l’acqua alla giusta temperatura, ma anche di preparare la teiera e le tazze ad accoglierla. Versando acqua calda all’interno e roteandola delicatamente, si assicura che il calore si distribuisca uniformemente, evitando sbalzi termici che potrebbero compromettere l’aroma del tè. Questo gesto, apparentemente semplice, contribuisce a creare l’ambiente ideale per l’infusione.

Una volta preparato il “palcoscenico”, entra in scena il vero protagonista: il tè. La quantità di foglie da utilizzare varia a seconda del tipo di tè e delle preferenze personali. Un buon punto di partenza è riempire la teiera per circa un terzo del suo volume, lasciando spazio alle foglie per espandersi e liberare i loro aromi.

L’incontro tra l’acqua calda e le foglie è un momento cruciale. L’acqua, idealmente alla temperatura specifica per il tipo di tè scelto, va versata delicatamente, quasi accarezzando le foglie. Segue un breve periodo di infusione, la cui durata varia a seconda del tipo di tè e dell’intensità desiderata.

Ed eccoci al passaggio che distingue la preparazione del tè nella teiera cinese dalla semplice infusione in una tazza: il lavaggio delle foglie, o sciacquo. Questa prima infusione, di pochi secondi, non viene bevuta, ma scartata. Non si tratta di uno spreco, bensì di un gesto essenziale per risvegliare appieno l’aroma delle foglie, rimuovendo eventuali impurità e preparando il tè per le successive infusioni. È in questo momento che le foglie si aprono, liberando i loro oli essenziali e sprigionando profumi intensi e complessi.

Da questo momento in poi, la teiera è pronta a donarci il suo prezioso nettare. Ogni successiva infusione svelerà nuove sfumature di sapore, un viaggio sensoriale attraverso le note aromatiche del tè. La teiera cinese, con la sua semplicità ed eleganza, diventa così un vero e proprio strumento di meditazione, un invito a rallentare e a godere appieno del momento presente, una tazza di tè alla volta.