Cosa c'è dentro la testa del gamberone?

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Nella coda del gamberone troviamo la polpa, ovvero il muscolo commestibile. Sopra questa si estende lintestino, un filo scuro che è consigliabile eliminare prima del consumo.
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Il misterioso interno del gamberone: più che semplice polpa

Il gamberone, crostaceo prelibato protagonista di innumerevoli piatti, cela al suo interno un’anatomia più complessa di quanto possa apparire a prima vista. Mentre la succulenta polpa della coda cattura la nostra attenzione culinaria, è importante conoscere anche gli altri elementi che compongono questo piccolo tesoro marino, per apprezzarlo al meglio e consumarlo in totale sicurezza.

Tutti sanno che la parte più pregiata del gamberone risiede nella coda, dove si concentra la massa muscolare che tanto apprezziamo. Questa polpa, soda e dal sapore delicato, rappresenta la parte commestibile principale. Ma cosa si nasconde sopra questa prelibatezza?

Proprio al di sopra della polpa, percorrendo il dorso del gamberone dalla testa alla coda, si estende un sottile filo scuro: l’intestino. Quest’organo, pur non essendo tossico in senso stretto, può contenere residui di sabbia e materiale organico in decomposizione, che conferiscono un sapore amarognolo e sgradevole alla polpa, oltre a rappresentare un potenziale veicolo di batteri. Per questo motivo, è altamente consigliabile rimuoverlo prima della cottura o del consumo a crudo.

L’eliminazione dell’intestino è un’operazione semplice e veloce. Con un coltello affilato si può praticare una leggera incisione lungo il dorso del gamberone, dalla testa alla coda, per esporre il filo scuro. A questo punto, con la punta del coltello o con uno stuzzicadenti, si può estrarre delicatamente l’intestino, tirandolo via con un movimento fluido.

Oltre alla polpa e all’intestino, la testa del gamberone, spesso scartata, contiene in realtà elementi interessanti. Al suo interno si trovano il cervello, gli organi sensoriali e le branchie. Sebbene non comunemente consumate nella cucina occidentale, queste parti possono essere utilizzate per preparare brodi e salse, conferendo un sapore intenso e marino.

Conoscere l’anatomia del gamberone, anche nei suoi dettagli meno evidenti, ci permette non solo di apprezzarne appieno il sapore, eliminando le parti meno gradevoli, ma anche di ridurre gli sprechi, utilizzando potenzialmente anche le parti solitamente scartate, in linea con una filosofia di consumo più consapevole e sostenibile. Quindi, la prossima volta che vi troverete di fronte a un piatto di gamberoni, ricordatevi che c’è molto di più da scoprire oltre la deliziosa polpa della coda.