Cosa non mettere sottovuoto?
"Evita il sottovuoto per banane, che continuano a maturare, e per cipolle, aglio e funghi crudi. Questi ultimi possono sviluppare tossine pericolose."
Cosa non si può mettere sottovuoto? Alimenti e oggetti da evitare?
Cavolo, le banane sottovuoto… mai pensato, a dirla tutta. Una volta (era tipo il 10 Luglio, faceva un caldo boia) ho provato con l’anguria, tagliata a cubetti. Disastro totale. Si è spappolata, una poltiglia rosa.
Sottovuoto funziona alla grande con il caffè, lo compro in grani da “Torrefazione Ernani” a Bologna (250g, 8 euro) e lo tengo fresco a lungo. Ma certe cose proprio non vanno. Tipo i funghi, quelli champignon che avevo comprato all’Esselunga il 3 Agosto (1.99€ la vaschetta). Una settimana dopo, sottovuoto, erano diventati viscidi, orribili.
Domande e Risposte:
Cosa non si può mettere sottovuoto? Banane, cipolle, aglio, funghi crudi, anguria.
Perché? Le banane maturano troppo velocemente, gli altri alimenti rischiano muffe e batteri. L’anguria si spappola.
Ricordo anche un tentativo con delle fragole, prese al mercato di Porta Palazzo a Torino, verso fine Maggio. Belle sode, rosse… Sottovuoto, dopo un paio di giorni, avevano perso tutto il profumo, sembravano di plastica. Meglio mangiarle fresche. E poi la lattuga, quella gentile, comprata il 18 Giugno. Ridotta a una poltiglia verde, triste. Insomma, il sottovuoto non è la soluzione a tutto.
Perché mettere i vestiti sottovuoto?
Perché mettere i vestiti sottovuoto? Semplice: conservazione ottimale. L’aspirazione del’aria crea un ambiente ostile per tarme, muffe e polvere, nemici giurati del guardaroba. Mia nonna, esperta di sartoria, giurava che questo metodo allungava la vita dei suoi preziosi capi in seta.
Questo sistema di conservazione, infatti, impedisce l’ossidazione dei tessuti, rallentando il degrado delle fibre. E poi, spazio occupato ridotto al minimo, un vero toccasana per chi ha armadi piccoli!
- Protezione da parassiti: Tarme e altri insetti detestano l’ambiente privo di ossigeno.
- Preservazione tessuti: L’assenza di umidità e ossigeno previene muffe e deterioramento.
- Risparmio spazio: I capi occupano molto meno spazio, ottimizzando gli spazi di archiviazione.
- Maggiore durata degli indumenti: Un’ottima strategia per preservare la qualità dei tessuti nel tempo.
Un piccolo accorgimento: assicurarsi che i tessuti siano puliti e asciutti prima di essere sigillati per evitare spiacevoli sorprese. Ricorda che anche il tipo di sacchetto sottovuoto è importante: scegli materiali traspiranti per evitare accumuli di umidità. Infatti, un eccesso di umidità, paradossalmente, potrebbe favorire la formazione di muffa. E questo vanificherebbe tutto il processo. Un po’ come la vita, no? Delicatezza e accortezza sono fondamentali.
Perché usare il sottovuoto?
Qui nel silenzio della notte, ripenso a… al sottovuoto. Perché lo uso? Boh… forse per trattenere qualcosa. Un po’ come… come se volessi fermare il tempo. Conservare un ricordo di sapore, di profumo. Del pane fresco, appena sfornato. Sai, quel profumo che ti riempie la cucina… che ti fa sentire a casa.
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Freschezza: Il sottovuoto… congela la freschezza. Il pane non diventa duro, la pasta non si secca. È come… come metterli in pausa. Un po’ come… come se dormissero. Aspettando di essere risvegliati.
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Sapore: Anche il sapore… rimane lì, intrappolato. Come… come un segreto. Penso al riso… ai cereali… al mais che mio nonno coltivava. Chissà se avrebbe usato anche lui il sottovuoto…
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Tuberi: Patate, patate dolci… anche loro. Rimangono… compatte. Non germogliano. Ricordo le patate del mio orto… quando ero piccolo. Le conservavamo in cantina… in cassette di legno. Ora uso il sottovuoto… è diverso.
Anche l’altro giorno ho messo sottovuoto il caffè macinato. Mio padre me l’ha regalato, è un caffè speciale, dall’Etiopia. Volevo conservarne l’aroma il più a lungo possibile. Ho messo sottovuoto anche le mandorle e le noci che mi ha portato mia sorella. A volte penso che… che il sottovuoto sia un modo per… per conservare anche i ricordi legati a quei sapori.
Come fare il sottovuoto sui vestiti?
Ah, il sottovuoto per i vestiti, la mia ossessione! Praticamente trasformi il tuo armadio in un sarcofago per tessuti. Ecco il piano:
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Piega che ti passa: Prendi quei vestiti pulitissimi (e stirati, eh!) e piegali come se stessi facendo origami per campioni di perfezione. Più sono ordinati, meno sembreranno accartocciati quando li libererai dalla prigionia.
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Sacchi magici: Infila i tuoi tesori in questi sacchi che sembrano usciti da un film di fantascienza. Hanno un buchino tipo “non respirare qui dentro”.
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Aspirapolvere, il tuo eroe: Prendi l’aspirapolvere (quello che usi per togliere i peli del gatto dal divano, per intenderci) e attaccalo a quel buchino. Risucchierà l’aria come se stesse bevendo un frullato gigante.
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Il miracolo: Vedrai i tuoi vestiti rimpicciolirsi come per magia. Un po’ come quando ti metti i jeans dopo le feste di Natale…
Ps: Ricorda che dopo aver liberato i vestiti, potrebbero sembrare un po’ “vissuti”. Un colpo di vapore e tornano come nuovi (o quasi).
#Cibi Morbidi #Liquidi #PolvereCommento alla risposta:
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