Cosa significa prosciutto crudo pressato?

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Il prosciutto crudo pressato viene lavorato rimuovendo la lancetta e losso, quindi posizionato su una macchina che estrae losso e la noce.
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Il Segreto della Compattezza: Svelato il Processo del Prosciutto Crudo Pressato

Il prosciutto crudo, simbolo di tradizione gastronomica italiana, si declina in diverse varianti, ognuna con caratteristiche organolettiche uniche. Tra queste, il prosciutto crudo pressato rappresenta una scelta particolare, apprezzata per la sua consistenza compatta e la sua resa ottimale. Ma cosa si cela dietro questa lavorazione apparentemente semplice?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il processo di pressatura non è un mero artificio per ottenere un prodotto esteticamente più gradevole. Si tratta, invece, di una fase delicata che mira a migliorare la qualità del prodotto finale, partendo da una selezione accurata delle cosce. La prima fase cruciale è la rimozione manuale della lancetta, ovvero la parte magra e fibrosa situata sulla parte posteriore della coscia, e del losso, la parte grassa più esterna che potrebbe risultare eccessivamente dura o con difetti. Questa fase, eseguita da mani esperte, è fondamentale per garantire l’omogeneità del prodotto.

Successivamente, la coscia, ormai depurata dalle parti meno pregiate, viene sottoposta a una pressatura meccanica. Questo passaggio, tutt’altro che aggressivo, sfrutta una tecnologia appositamente progettata per estrarre ulteriormente il losso residuo e la noce, la parte grassa più interna. La macchina, attraverso una pressione calibrata e controllata, non solo rimuove ulteriormente i tessuti adiposi in eccesso, ma contribuisce anche a compattare la struttura muscolare del prosciutto, migliorandone la consistenza e la resa al taglio. È importante sottolineare che questa pressatura non altera la struttura delle fibre muscolari, preservando così l’aroma e il sapore tipici del prosciutto crudo.

Il risultato finale è un prosciutto crudo pressato caratterizzato da una maggiore compattezza, un’ottima resa in termini di fette, e un’estetica uniforme. La riduzione del grasso in eccesso contribuisce inoltre a una maggiore durata di conservazione, senza compromettere la delicatezza del sapore. Il processo, quindi, non si limita a un semplice intervento estetico, ma rappresenta un’evoluzione della lavorazione tradizionale, che mira a valorizzare al massimo le qualità organolettiche della materia prima, garantendo un prodotto di alta qualità e di sicuro apprezzamento. La pressatura, dunque, si rivela un intervento sottile ma efficace, un ulteriore passo nella lunga e complessa arte della produzione del prosciutto crudo.