Dove è nato il tiramisù a Treviso?

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Il Tiramisù, inventato nel 1970 dal cuoco Loly Linguanotto, debuttò al ristorante Alle Beccherie di Treviso, ottenendo immediata popolarità e diffondendosi poi in Veneto e in tutta Italia.
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Il Mistero Trevigiano del Tiramisù: Più di una Ricetta, una Leggenda

Il tiramisù. Un nome che evoca immagini di morbida crema al mascarpone, savoiardi inzuppati nel caffè e un velo di cacao amaro. Un dolce che ha conquistato il mondo, ma le cui origini, nonostante la diffusa convinzione, restano avvolte in un alone di mistero, con Treviso quale indiscussa protagonista di una storia complessa e affascinante.

Sebbene la paternità del dolce sia spesso attribuita al pasticcere Roberto Linguanotto, è fondamentale sfatare il mito di una creazione improvvisa e circoscritta. La verità, come spesso accade con le ricette tradizionali, è più sfumata e articolata. La narrazione più accreditata, quella che colloca la nascita del tiramisù nel 1970 al ristorante “Alle Beccherie” di Treviso, vede protagonista Loly Linguanotto, la cuoca del locale. Non si tratta, però, di una ricetta nata da un’improvvisa illuminazione, ma piuttosto di un’evoluzione, una felice combinazione di ingredienti e sapori già presenti nella tradizione culinaria veneta.

L’ambiente delle “Beccherie”, un locale vivace e frequentato, contribuì indubbiamente alla diffusione del tiramisù. Immaginiamo le tavole imbandite, il chiacchiericcio dei commensali, e il dolce, servito al termine del pasto, che conquistava palati con la sua innovativa combinazione di sapori: la dolcezza del mascarpone, l’amaro del caffè, l’aroma del cacao, la consistenza morbida e friabile dei savoiardi. L’immediato successo del tiramisù alle “Beccherie” testimonia la sua capacità di interpretare un gusto diffuso, un desiderio di un dolce che fosse al contempo raffinato e appagante.

Ma la storia del tiramisù non si limita alla sola versione trevigiana. Diverse famiglie, in diverse zone del Veneto, vantano ricette simili, preparate magari con nomi diversi e lievi varianti negli ingredienti. Questo suggerisce che il tiramisù, piuttosto che una singola invenzione, sia il frutto di un processo evolutivo, di una convergenza di sapori e tecniche consolidate nel territorio, con il ristorante “Alle Beccherie” che, in un momento preciso, ha saputo dare forma definitiva a questa creazione gastronomica.

In definitiva, attribuire a Loly Linguanotto e alle “Beccherie” la paternità del tiramisù non significa negare le possibili influenze e le varianti regionali. Significa, invece, riconoscere il ruolo fondamentale svolto da questo luogo e da questa cuoca nella diffusione e nella consacrazione di un dolce che, da un piccolo ristorante di Treviso, è diventato un simbolo della cucina italiana nel mondo, un capolavoro di semplicità e gusto, un’icona della dolcezza italiana. E questo è, forse, il vero segreto del suo successo duraturo.