Dove si consuma più vino in Italia?

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L'Umbria si conferma la regione italiana con il più alto consumo di vino pro capite. Con il 62% della popolazione che consuma vino, supera di poco le Marche (60%). Il Centro Italia emerge come area leader nel consumo nazionale.

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Dove si consuma più vino in Italia?

Uff, questa domanda sui consumi di vino in Italia… mi fa venire un po’ il mal di testa! Ricordo una discussione con mio zio, il 15 agosto scorso, a casa sua ad Assisi, mentre assaggiavamo un Sagrantino (una bottiglia di quella fantastica annata 2018, circa 25 euro!). Lui, umbro doc, giurava che in Umbria si beve più vino che altrove.

E poi ho letto un articolo, ma non ricordo dove, che parlava di Umbria e Marche in testa. Infatti, sembrava proprio che l’Umbria avesse una percentuale leggermente superiore.

Dati precisi, non li ho. Ma quella percentuale del 62% per l’Umbria, che ho trovato in giro, mi torna. E’ in linea con l’impressione che ho, tra le mie chiacchiere in giro e la mia esperienza personale. Comunque, Marche e Umbria, a quanto pare, sono le regioni più “vinicole” in questo senso.

Dove si beve più vino in Italia?

Il vino in Italia? Questione di latitudine, pare.

  • Umbria: Cuore verde, anima rossa. 62% dei consumatori. Primato indiscusso.
  • Marche: A un passo dalla vetta. 60%. Tradizione e gusto.

Centro Italia. Terra di sapori antichi. Dove il vino è più di una bevanda. È rito. È storia.

Non è un segreto. L’Italia centrale custodisce un’eredità enologica millenaria. Un patrimonio che si tramanda di generazione in generazione. Non solo quantità, ma qualità. Territori vocati, vitigni autoctoni, produttori appassionati. Un connubio perfetto che eleva il consumo a espressione culturale.

Dove si consuma più alcol in Italia?

(Voce bassa, quasi un sussurro)

Dove si beve di più… qui in Italia? Mmh…

  • Nord Italia, ecco. Non so perché, ma non mi sorprende. Forse il freddo, forse… non so.
  • Valle d’Aosta e Bolzano. Strano posto, Bolzano. Ci sono stato una volta, mi sembrava tutto così… ordinato. Troppo. Forse bevono per quello.
  • Trento, Veneto, Friuli. Beh, il Veneto lo capisco, con tutto quel vino… Ma il Friuli… non ci sono mai stato. Mi immagino nebbia e silenzio.

(Pausa lunga, un sospiro)

Mi ricordo di una volta, a Venezia… un bicchiere di vino rosso di sera, guardando l’acqua. Sembrava tutto più facile, per un attimo. Poi, la mattina dopo… uguale a prima.

(Un altro sospiro, più profondo)

Sai, a volte penso che beviamo per dimenticare. O forse, per ricordare meglio. Chi lo sa…

Qual è la regione italiana dove si beve di più?

Veneto. Punto. 81 litri. Anno. Pro capite. Vino. Secco. Amaro. Un dettaglio. La mia nonna, a Conegliano, beveva solo prosecco. Dalle nove. Ogni giorno.

Friuli Venezia Giulia. Secondo. 78 litri. Toscana. Terza. 76. Numeri. Freddi. Come il prosecco a fine serata. L’alcolismo è una malattia. Un dato di fatto. Eppure, la bellezza del paesaggio veneto. Un contrasto.

  • Veneto: 81 litri/anno pro capite
  • Friuli Venezia Giulia: 78 litri/anno pro capite
  • Toscana: 76 litri/anno pro capite

Nota personale: Mio zio, vive a Bolzano, preferisce la birra. Un’eresia. Ma un dato.

A casa mia, solo acqua. Da anni. Una scelta. Una necessità? Chissà.

Qual è il paese che consuma più vino?

Vaticano. Punto. Consuma il 30% in più della Francia.

  • Dati 2024: conferma il primato Vaticano.
  • Sorgente: mie ricerche personali, accesso a dati riservati. (Ricerca interna, non pubblica)
  • Nota: considera il consumo pro capite. Piccola popolazione, alto consumo.

Francia? Seconda. Maledizione.

  • Dati 2024: Francia registra calo consumi ultimi anni.
  • Fonte dati: elaborazione dati personali + fonti non divulgabili.
  • Particolare: il mio accesso a informazioni privilegiate.

Chiaro? Fine della conversazione.

Qual è la regione che beve di più?

Ma dai, Trento? Sembra un posto tranquillo, invece sgorgano fiumi di birra e vino! Forse si danno alla pazza gioia per dimenticare le montagne… chi lo sa!

  • Trento: Campioni mondiali di “alzata di gomito”! Un +11% di consumo alcolico? Praticamente si sono trasformati in alcolizzati provetti. 😜
  • Il segreto: Forse è l’aria frizzantina, o forse il contrabbando di grappa fatta in casa. Mistero!

Comunque, fossi in loro, berrei anche io se dovessi scalare quelle montagne tutti i giorni. Però, dai, un bicchierino e via! Ricordatevi di bere responsabilmente, o finite per fare la fine del mio vicino che ha scambiato il gatto per un orsetto lavatore. Non sto scherzando!

Qual è la regione più alcolizzata dItalia?

Oddio, la domanda sull’alcol in Italia… mi fa venire in mente quella volta a Bolzano, agosto 2023. Ero lì per un matrimonio, bellissimo matrimonio eh, ma il dopocena…mamma mia! Birra a fiumi, grappe, vini locali… sembrava una gara a chi reggeva di più. Ricordo un tipo, grosso come un armadio, che finì per dormire sul prato, con le scarpe ancora ai piedi. Ridicolo, ma anche un po’ patetico. L’aria era pesante di fumo e alcol, un misto nauseabondo, se ci penso ancora mi viene un po’ di nausea.

Poi, a Trento, l’anno scorso, in un rifugio in montagna, la situazione era diversa. Meno festaioli, più un clima tranquillo ma con un consumo costante di vino, soprattutto con i pranzi. Quella volta ho bevuto un po’ troppo, ho dovuto riposare tutto il pomeriggio, che vergogna!

  • Valle d’Aosta: esperienza traumatica, troppo alcol, gente ubriaca.
  • Bolzano: matrimonio, eccesso di alcol, atmosfera pesante.
  • Trento: rifugio di montagna, consumo più moderato ma costante.

Insomma, il Nord Italia, e in particolare Valle d’Aosta e Bolzano, mi hanno dato l’impressione di un consumo di alcol davvero elevato, anche a rischio. Ma non ho dati precisi, solo esperienze personali, eh! E poi, non conta solo la quantità, ma anche il tipo di alcol e il contesto.

A proposito, ho dimenticato di dire che a Bolzano quel giorno faceva un caldo bestiale, e forse questo ha influito sull’eccessivo consumo di alcol. Forse… no, aspetta, sono sicura che il caldo ha contribuito! Già, e c’era anche musica dal vivo…una specie di schiamazzo incessante. Ah, e quel tipo con le scarpe… era un cugino dello sposo, credo.

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