Quali sono i vini marchigiani?

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Nelle Marche, il verdicchio spicca come vitigno principe. Accanto a questo, si coltivano varietà autoctone come passerina, pecorino e lacrima, affiancate da montepulciano e sangiovese per i rossi. Completano il panorama vitivinicolo marchigiano anche biancame, ciliegiolo, malvasia, trebbiano toscano, vernaccia, oltre a vitigni internazionali come chardonnay e pinot.

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Vini Marchigiani: Un Tesoro Enologico da Scoprire

Le Marche, regione affascinante incastonata tra l’Adriatico e gli Appennini, custodisce un patrimonio enologico ricco e variegato, troppo spesso oscurato dai più celebri vicini toscani ed emiliani. Tuttavia, scavando tra le colline e le vigne marchigiane, si scopre un universo di sapori autentici, frutto di vitigni autoctoni unici e di una sapiente tradizione vitivinicola.

Il re indiscusso di questo panorama è il Verdicchio, vitigno a bacca bianca che ha trovato nelle Marche, e in particolare nella zona di Castelli di Jesi, il suo habitat ideale. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore è un vino elegante e versatile, capace di esprimere al meglio la mineralità del territorio, con sentori di mandorla, agrumi e erbe aromatiche. Perfetto come aperitivo, si abbina splendidamente a piatti di pesce, crostacei e carni bianche.

Ma le Marche non si limitano al Verdicchio. Esplorando la regione, si incontrano altre varietà autoctone che meritano di essere scoperte. La Passerina, ad esempio, offre vini freschi e fragranti, con note floreali e fruttate, ideali per accompagnare antipasti leggeri e piatti a base di verdure. Il Pecorino, vitigno di montagna che ha rischiato l’estinzione, regala vini strutturati e complessi, con aromi di frutta esotica e spezie, perfetti per abbinamenti audaci con formaggi stagionati e primi piatti elaborati. E poi c’è la Lacrima di Morro d’Alba, un vino rosso aromatico e inconfondibile, con profumi intensi di rosa e viola, che si sposa a meraviglia con salumi, carni rosse e formaggi di media stagionatura.

Per quanto riguarda i vini rossi, le Marche si affidano principalmente al Montepulciano e al Sangiovese, vitigni ampiamente diffusi in tutta Italia. Nelle Marche, questi vitigni esprimono caratteristiche particolari, grazie al terreno e al clima della regione, dando vita a vini rossi corposi e fruttati, con una buona struttura tannica e una piacevole acidità.

Oltre a questi vitigni principali, il panorama vitivinicolo marchigiano è completato da altre varietà, sia autoctone che internazionali. Troviamo il Biancame, vitigno che dà vita al Bianchello del Metauro, un vino fresco e leggero, ideale per l’estate. Il Ciliegiolo, un vitigno che regala vini fruttati e beverini. E poi, ancora, la Malvasia, il Trebbiano Toscano, la Vernaccia, accanto a vitigni internazionali come lo Chardonnay e il Pinot, che si sono ben adattati al territorio marchigiano, arricchendo ulteriormente l’offerta enologica della regione.

In conclusione, i vini marchigiani rappresentano un tesoro enologico da scoprire, un viaggio attraverso sapori autentici e tradizioni secolari. Un invito a esplorare una regione affascinante, ricca di storia, cultura e, naturalmente, di vini eccellenti. Lasciatevi guidare dai profumi e dai sapori unici dei vini marchigiani, e non rimarrete delusi.

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