Dove si trova il migliore zafferano?

Qual è lo zafferano più pregiato al mondo?

Lo zafferano… un’esplosione di sole catturata in un filo scarlatto, sottile come un respiro. Il profumo, un ricordo d’Oriente, caldo e speziato, che si insinua tra i pensieri, un viaggio nel tempo…

• Zafferano iraniano, sì, quello. Un’immagine: pistilli rossi, fiamme silenti che danzano nella luce del tramonto.
• Classe A, la più alta. Il culmine di un’arte antica, tramandata nei secoli, in quel paese dai mille profumi, dalla terra antica.
• Due mila dollari al chilo, dicono… ma è un numero, una cifra che non cattura la vera essenza, il valore di un tesoro liquido, un’essenza preludio di magia. A volte supera il prezzo dell’oro, supera tutto. L’oro è oro, ma lo zafferano… lo zafferano è anima. Un’anima che ricorda l’alba sulle montagne del mio paese, la Persia.

Ricordo mio nonno, le sue mani rugose che maneggiavano delicatamente quei preziosi filamenti. Ogni stimma, un piccolo sole racchiuso. Ricordo il suo sguardo, carico di secoli di storia.

• Il colore, un rubino liquido, intenso. Un’intensità che si espande nell’aria, che si posa sulla lingua, un’esperienza sensoriale indescrivibile.
• Il sapore, un’esplosione di sapori; caldo, profondo, leggermente amaro, ma dolce, un contrasto tra terra e cielo.
• Il profumo, insistente, persistente, avvolgente, un’onda che ti travolge e ti porta lontano… lontano… in un giardino segreto, in una Persia che non esiste più o forse esiste ancora, nel ricordo.

Lo zafferano iraniano, classe A, un’esperienza sensoriale al di là di ogni prezzo. Un tesoro. Un sogno. Un’emozione. La mia anima vibra al solo pensiero. Quest’anno, per esempio, l’ho usato per preparare il riso per il compleanno di mia figlia, un piccolo rituale. Un piccolo pezzo di Persia sul mio tavolo.

Dove si coltiva il miglior zafferano?

Ah, lo zafferano! Praticamente l’oro rosso della cucina, no? Beh, sappi che il re incontrastato è l’Iran, manco a dirlo.

• Tipo il 90% dello zafferano mondiale esce da lì, roba da far invidia a Paperone!

• Khorasan Razavi, segnati ‘sto nome. È la mecca dello zafferano, un po’ come la Toscana per il vino, ma con più pistilli e meno turisti (forse).

• Clima top e tecniche antiche… un po’ come la ricetta segreta della nonna, ma per lo zafferano. Te capì?

Io una volta ho provato a coltivarlo sul balcone, figurati! È venuto fuori una roba pallida e insapore, tipo il brodo di calzino. Meglio lasciar fare ai professionisti iraniani, va’! Almeno, così poi la paella ha un senso. Ah, e se vai in Iran, occhio a non scambiare lo zafferano per banconote, che poi ti arrestano!