Perché non si versa il vino con la sinistra?

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In passato, a Firenze, i Medici nascondevano il veleno negli anelli. Versando il vino da sinistra, si lasciava cadere il veleno nel bicchiere. Questa pratica ha portato alla superstizione che versare il vino da sinistra porti sfortuna.
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Il mistero del vino versato: una superstizione fiorentina e la mano sinistra

La tradizione, spesso radicata in eventi storici o in pratiche sociali dimenticate, può plasmare le nostre abitudini e le nostre credenze in modi talvolta sorprendenti. Il semplice gesto di versare il vino, ad esempio, è legato a una superstizione che, seppur priva di fondamento scientifico, affonda le sue radici in un’epoca di sottile pericolosità e in un’illustre famiglia fiorentina: i Medici.

A Firenze, nel cuore del Rinascimento, dove arte e potere si intrecciavano in un equilibrio precario, la corte dei Medici era celebre non solo per i suoi mecenati, ma anche per la complessa rete di intrighi e di pericoli che la circondavano. Secondo antiche narrazioni, la pratica di nascondere veleni negli anelli era piuttosto diffusa. L’assassinio di un nemico o la neutralizzazione di un avversario potevano essere realizzati con una sottile dose letale, spesso dissimulata in oggetti quotidiani.

Proprio in questo contesto, si sviluppa l’associazione, oggi tramandata come superstizione, tra versare il vino con la mano sinistra e la sfortuna. La spiegazione, pur leggendaria, è suggestiva. Si narra che, versando il vino con la sinistra, gli avversari dei Medici avrebbero potuto far cadere accidentalmente una minuscola dose di veleno nel bicchiere del bersaglio. L’idea di una condotta in grado di celare la letalità risiede alla base di questa superstizione. Un atto apparentemente innocuo, dunque, si caricava di un peso simbolico, legato alla possibile presenza di pericoli mortali celati dietro un’apparenza pacifica.

La mano sinistra, in questo scenario, diventa simbolo di un’azione insidiosa e potenzialmente distruttiva. La superstizione, nata in un contesto di intrighi politici e di una società altamente gerarchizzata, si è perpetuata nel tempo, diventando una pratica scoraggiante ancora oggi osservata in alcune realtà.

È importante sottolineare che questa interpretazione è frutto di narrazioni popolari e non di fonti storiche documentate. La reale esistenza di questa pratica dei Medici e la sua precisa connessione con la superstizione, rimane materia di congettura. Nonostante ciò, il racconto evidenzia come le credenze popolari, anche se prive di fondamento oggettivo, possano essere profondamente radicate nella cultura e nell’immaginario collettivo, e come un semplice gesto, come quello di versare il vino, possa essere carico di significati e di simboli, talvolta celati nel mistero del passato.