Qual è il formaggio senza latte?

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Alcuni formaggi stagionati, naturalmente privi di lattosio, includono Emmental, Fontina, Groviera, Pecorino (sardo, toscano, romano stagionato 36 mesi), Provolone (dolce e affumicato) e, eccezionalmente tra i molli, il Gorgonzola DOP.
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Il formaggio senza latte: una realtà sorprendente

Il formaggio, protagonista indiscusso delle nostre tavole, è spesso associato al latte. Ma la verità è più sfumata di quanto immaginiamo. Esiste una categoria di formaggi che, pur mantenendo inalterata la loro identità e il loro gusto, non derivano esclusivamente dal latte, ma utilizzano altri processi che eliminano il lattosio. Questo articolo esplora la complessità di questa apparente paradossale realtà.

Spesso si pensa che un formaggio “senza latte” sia un’invenzione recente, un prodotto artificiale creato per soddisfare le esigenze di chi non tollera il lattosio. In realtà, la natura, in alcuni casi, ci ha già regalato formaggi che, attraverso processi di stagionatura, producono un prodotto che, pur non eliminando completamente la presenza di residui di lattosio, lo rende molto meno sensibile e intollerabile.

Alcuni formaggi stagionati, naturali e tradizionali, sono naturalmente poveri o del tutto privi di lattosio, rendendoli una valida opzione anche per chi soffre di intolleranza. Non è un caso, infatti, che la lunga stagionatura dei formaggi, in particolare quelli a pasta dura, contribuisca a questa particolarità. L’azione microbica durante il processo di stagionatura, infatti, incide sulla quantità di lattosio presente.

Tra i formaggi stagionati naturalmente privi di lattosio, o con un contenuto nettamente ridotto, troviamo l’Emmental, la Fontina, la Groviera, e una vasta gamma di Pecorini (Sardo, Toscano, Romano, stagionati per almeno 36 mesi). La stessa validità si estende anche al Provolone (sia nella variante dolce che in quella affumicata).

E’ importante sottolineare che l’assenza di lattosio è spesso correlata alla durata del processo di stagionatura. Un processo più lungo, infatti, porta ad una riduzione significativa, o in alcuni casi all’eliminazione totale, del lattosio, trasformando il formaggio in un’opzione più digeribile.

Un caso interessante è rappresentato dal Gorgonzola DOP, un formaggio a pasta molle che, contrariamente alle aspettative, in alcune versioni raggiunge una stagionatura che lo rende un prodotto con un contenuto inferiore di lattosio rispetto ad altri formaggi a pasta più dura.

In conclusione, la presenza di formaggi “senza latte” non significa che la loro produzione sia privo di latte. Piuttosto, significa che i processi di stagionatura contribuiscono ad una ridotta presenza di lattosio, rendendoli una soluzione interessante e appetibile anche per chi presenta intolleranze. La ricerca continua e le innovazioni nel campo della lavorazione casearia potrebbero portare a una sempre più ampia gamma di opzioni per chi cerca formaggi naturalmente più digeribili e adatti a specifiche esigenze dietetiche. Questo non dovrebbe far dimenticare, però, che l’eliminazione totale del lattosio da tutti i formaggi è un obiettivo difficile da raggiungere per i metodi tradizionali.