Qual è la differenza tra il caffè e il caffè solubile?

Ok, proviamo a dare un’anima a questo confronto tra caffè e caffè solubile, eh? Eccoci qua:

Caffè contro Caffè Solubile: Ma davvero, qual è la differenza? Cioè, a parte il fatto che uno ti fa sentire un barista provetto e l’altro… beh, ti salva la vita quando sei di fretta?

• Il Caffè, quello VERO: Allora, partiamo dal caffè macinato, quello che senti profumare da lontano. Macinato da chicchi tostati, rigorosamente! Mi ricordo ancora quando andavo con mia nonna a comprare il caffè in torrefazione, quel profumo… mamma mia! E poi l’infusione con l’acqua calda, lenta, un rito quasi sacro. Il risultato? Un aroma e un gusto che, diciamocelo, ti prendono a schiaffi dalla bontà. Non so voi, ma io sento proprio la differenza. Anzi, mi chiedo, ma come fanno a dire che il solubile è uguale? Mah!

• Il Caffè Solubile, il Salvavita: E poi c’è lui, il caffè solubile. Prodotto industrialmente, lo so. Processi strani tipo liofilizzazione, atomizzazione… ma che vor dì? Chi se ne importa, quando hai bisogno di una carica immediata? Polvere o granuli, che si sciolgono in un lampo. Certo, il gusto è meno intenso, è vero. Ricorda un po’ il caffè che mi faceva la mia coinquilina all’università, quando eravamo disperate per un esame e la priorità era rimanere sveglie, non assaporare l’aroma. Ma oh, la preparazione è RAPIDISSIMA. E a volte, diciamocelo tra noi, è proprio quello che serve, no? A chi non è capitato di arrivare in ufficio in ritardo e di buttare giù un solubile per non crollare sulla scrivania? Ammettiamolo!

Insomma, ognuno ha i suoi pro e i suoi contro, no? Non credo ci sia un vincitore assoluto. Dipende dal momento, dall’umore… e forse, anche da quanto sei in ritardo! E voi, che caffè siete? Più da rito lento o da sferzata veloce?